I ritmi della partita sono blandi, congeniali a questa Corneto di fine stagione stanca e sotto schiaffo di numerosi infortuni e di qualche assenza giustificata, ma evidentemente non solo ad essa, tanto che anche il Montefiascone, piano piano e si preoccupa più di tenere il punticino che di conquistarne tre. Ne vien fuori una partitella nel complesso godibile, “tecnico tattica” ma poco muscolare.
Così in campo: Pancianeschi estremo difensore, Solari, Gravina, Gufi e Santu, Panunzi, Bordo, Spirito, Sabbatini ed Elisei, Granato unica punta. La novità saliente del primo tempo è che gli etruschi non vanno sotto di due gol secondo quella che oramai sembrava esser diventata una specie di “usanza locale”. Abbandonato quindi l’“annate avanti voi che ce viene da ride”, i ragazzi si difendono ordinatamente e in contropiede tentano pure di far male, al 15’, con Sabbatini che lancia in profondità Granato il quale segna una rete a gioco fermo (l’arbitro aveva fischiato prima del tiro) per una segnalazione di fuorigioco. Belle le incursioni sulla fascia di Elisei, ma a volte Granato appare troppo isolato per trarne profitto. Il solito Spirito, al 25’, spara una punizione sull’argine umano della barriera. La prima frazione di gioco regala poco altro: qualche folata dei ragazzi del duo Onofri-Venanzi, senza conseguenze letali.
Nella ripresa la svolta della partita. Dopo due minuti Spirito batte una delle sue punizioni più difficili da interpretare, ma non per tutti: Granato vede il “tracciante” e si inserisce con un misuratissimo tocco di testa che si rivela decisivo; Nencione è lì ma non è li, il pallone passa. 1 a 0.
Gran bel gol, ci si aspetta una reazione di orgoglio del Montefiascone, il quale invece continua a giocare con i ritmi con i quali ha cominciato. Facile per gli etruschi controllare la gara mantenendo il possesso del pallone e portare a casa i tre punti. Impeccabile l’arbitraggio del Sig. Leo di Roma 2.
Ora ci vuole chiarezza: evitare i play out sembra assai difficile, poiché si dovrebbero combinare tanti fattori, complessi (e noiosi) da enumerare.
Una “condicio sine qua non” esiste ed è indiscutibile: bisognerebbe espugnare il campo del Pisoniano domenica prossima e poi sedersi sulla sponda del fiume ad aspettare cosa succede sugli altri campi. Ma le speranze di rimanere in Eccellenza ci sono, comunque vada la prossima partita.