Riceviamo e pubblichiamo
Dopo la conferenza stampa dello scorso primo marzo sulla decisione dell’Amministrazione comunale di vendere la farmacia dell’Ente, il Sindaco Sergio Caci si rivolge al Comitato “Giù le mani dalla farmacia”, che lo ha accusato di aver cestinato la raccolta firme contro la vendita della stessa.
«Cari amici del Comitato “Giù le mani dalla farmacia”,
naturalmente le firme non sono state cestinate. Ho avuto già modo di confrontarmi con i promotori dell’iniziativa. È la seconda volta, però, che vengono raccolte firme con metodi non chiari. Infatti, anche se per motivi diversi, ad ogni raccolta firme comincia una processione presso l’ufficio del sindaco, di persone che mi vengono a chiedere per cosa hanno firmato. La controprova sta nel fatto che alcuni cittadini hanno sottoscritto due volte la stessa petizione (come nel caso della farmacia): non ricordarselo palesa un non coinvolgimento ed una scarsa informazione. Considerato che nel foglio di raccolta firme non erano riportate le principali informazioni della petizione, è nostro dovere tutelare tutti quei cittadini che in buona fede o per amicizia hanno firmato.
Detto questo, senza raccogliere altre firme, ricordo al comitato, considerato che hanno aderito anche gruppi politici, che qualsiasi consigliere comunale potrà presentare una Mozione al prossimo consiglio che ha la stessa valenza della petizione. Rimango a disposizione per qualsiasi informazione o incontro che vogliate avere col sottoscritto. Sono dispiaciuto che, oltre a chiedermi la possibilità di utilizzare la sala per l’incontro senza rispettare i tempi di organizzazione previsti (permesso accordato), non mi abbiate invitato alla riunione. Sarebbe stata un’utile circostanza di confronto, visto che avete chiamato gli altri».
Il Sindaco
Sergio Caci