E Il Cinghiale Bianco lancia l’allarme: “Terribile che in un’area così bella sia in uno sfacelo simile”

Riceviamo da Il Cinghiale Bianco e pubblichiamo

L’ETS Il Cinghiale Bianco, nella mattina di domenica 7 Luglio, ha ripulito assieme ad alcuni dipendenti ed amministratori dell’Università Agraria, liberi cittadini ed ex Amministratori comunali, un’ampia area boschiva di Tarquinia, in zona Roccaccia (e più precisamente nei pressi della cosiddetta Ferleta).

I referenti dell’Associazione, nelle persone del Presidente Federico Burratti e del rappresentante locale Giorgio Mosconi, tengono a sottolineare alcuni aspetti importanti dell’iniziativa: “la mobilitazione ecologica è stata organizzata a seguito delle ripetute segnalazioni di cittadini e dipendenti dell’Università Agraria, che riguardavano fenomeni di degrado decisamente particolari. Proprio per questo abbiamo richiesto ed ottenuto il coinvolgimento sia dei dipendenti che degli amministratori dell’Università Agraria di Tarquinia, poichè quei territori, essendo di demanio civico, sono gestiti da tale Ente”.

I volontari descrivono una situazione allarmante: “Terribile che in un’area così bella e naturalisticamente interessante possa riscontrarsi uno sfacelo simile: noi siamo rimasti esterrefatti, trovandoci di fronte una situazione di gran lunga peggiore rispetto a quanto avevamo immaginato. La presenza di rifiuti particolari ci ha fatto pensare ad insediamenti abituali di persone, a fenomeni di bivacco di entità scioccante, ed a probabili attività illecite. Oggi la nostra opera è stata volta ad accendere i riflettori su questo inaccettabile degrado, ambientale e sociale; ma ora è compito di tutti noi cittadini, e soprattutto delle istituzioni deputate e delle autorità, non abbassare l’attenzione”.

I volontari fanno un appello importante: “E’ ora di mettere da parte le questioni politiche e risvegliare i valori fondamentali per il benessere della nostra società, per destare le coscienze. Bisogna gestire certe problematiche sui beni comuni con unità di intenti facendo il mero interesse della nostra comunità, al di là di ideologie, partiti, campagne elettorali, rancori o simili. A quella zona ed alla risoluzione di quanto vi accade va data assoluta priorità: pensare al benessere del nostro territorio è fondamentale per rendere migliori anche le nostre vite. Ricordiamoci: siamo custodi… non padroni!”.