Riceviamo e pubblichiamo
Due atlete viterbesi porteranno il nome dell’atletica della Tuscia ai Campionati Italiani Indoor riservati alla categoria Junior ed in programma ad Ancona nel prossimo weekend, sabato 8 e domenica 9 febbraio.
Le portacolori viterbesi sono Gina Ionela Pascal, marciatrice, ed Eleonora Schertel, saltatrice in alto: la prima sarà in gara sui 3.000 metri di marcia nel primo pomeriggio di sabato 8, la seconda sarà in pedana domenica 9, nel pomeriggio. Due presenze importanti ed ambiziose, soprattutto quella di Eleonora, che punta a migliorare se stessa ed il primato provinciale per ambiare ai più alti gradini del podio nazionale.
Ancora una volta il movimento dell’atletica viterbese dimostra di essere una realtà non solo vivace, ma anche capace di sfornare e crescere talenti: la categoria Junior presenta atleti di valore già assoluto, pronti a fare il passo finale verso i grandi traguardi dell’atletica nazionale ed internazionale.
Qui sta la vera forza di un’attività che cresce, ormai, da anni, passo dopo passo: abbinare ai numeri dei tanti bambini e ragazzi che frequentano i campi del capoluogo e della provincia la capacità di crescere atleti con competenza, professionalità e passione, rendendoli forti sia dal punto di vista atletico ed agonistico che da quello dei valori umani e sportivi. Sino, appunto, ai più alti livelli italiani.
Il tutto nonostante, soprattutto a Viterbo, questa realtà debba subire le difficoltà relative ad un impianto che – dopo aver fatto la storia dell’atletica viterbese, regionale e nazionale – è ridotto in condizioni davvero difficili e proibitive. Non solo decine e decine di bambini e ragazzi si allenano, ogni giorno, su una pista ormai usurata oltre i limiti, ma anche talenti che portano a livelli molto alti il nome di Viterbo devono convivere con i disagi di un impianto evidentemente deteriorato, nella speranza che al più presto la situazione possa evolversi in positivo con un intervento di rinnovamento e rifacimento del manto. Sono i risultati – in termini qualitativi e quantitativi – e l’orgoglio della città che lo esigono.