Perdere o vincere fa parte dello sport, come è giusto che sia. Quando si perde purtroppo, si cercano sempre degli alibi: si prova a scaricare spesso e volentieri la colpa su chi o qualcosa, vuoi sia un arbitraggio non perfetto, un palo maledetto, una folata di vento di troppo. Questo è il malcostume tipico di chi non sa perdere e di chi, soprattutto, non prova a fare tesoro delle sconfitte subite per migliorarsi.
Chi ci legge dall’inizio del campionato amatori sa che non è stato mai il nostro caso, ci teniamo a sottolinearlo, e non lo sarà nemmeno dopo un derby giocato in modo osceno e giustamente perso su tutti i fronti.
Merito ed onore alla Voglia di Calcio, perché sono stati più determinati, più convinti, più grintosi, più SQUADRA ed hanno provato ad imbastire delle trame di gioco semplici ed efficaci, tenendo per quanto possibile il pallone a terra.
Che dire invece dei nostri? Non sono nemmeno scesi in campo, molli sulle gambe, incapaci di ragionare con il pallone tra i piedi; la cosa che fa più rabbia è non vedere uno straccio di grinta: eppure c’era in palio la soddisfazione di vincere un derby, con conseguenti sfottò più o meno simpatici e la possibilità di riscattare un annata disastrosa! Niente!
Nemmeno questo è servito. Fare la cronaca è pressoché inutile: ricordiamo due splendide punizioni del Voglia di Calcio, di cui una miracolosamente parata da Alberto Cerrotto, un primo goal subito dal Real Tarquinia per un infortunio dello stesso Cerrotto – ma capita anche ai migliori – ed un bellissimo goal di testa di Manlio Pacini, che suggella una grande e splendida prestazione.
Nel mezzo, il vuoto. Forse sarò troppo critico ma quando in una partita di calcio non vedo passione, furia agonistica (calcisticamente parlando, ovviamente) voglia di mettercela tutta e dare il massimo, mi cadono le braccia.
Piccola parentesi su un episodio accaduto alla fine del primo tempo: lo stesso Pacini e Guiducci, dopo un calcio d’angolo del Voglia di Calcio, si scambiano spinte e parole al veleno senza risparmiarsi. Finita la partita si cercano, scambiandosi una calorosa stretta di mano! Questa si chiama sportività!
Tex Willer