Riceviamo da alcuni cittadini abitanti nella zona dell’Arco Baronale di Tuscania e pubblichiamo
Di male in peggio. E non per colpa del Coronavirus. Questa la situazione altamente insostenibile di alcune aree del Centro Storico di Tuscania originanti dalle notti “modaiole” della gioventù del paese da quando è finita la Fase 2 dell’emergenza epidemica. Infatti si è tornati rapidamente ai soliti atti di vandalismo, ai soliti schiamazzi e urla condite da bestemmie, alle solite risse per eccesso di alcol e forse anche di qualche altra cosa. Tutto questo e molto altro in spregio delle regole di distanziamento, all’uso della mascherina, al divieto di assembramento, al reato di disturbo della quiete pubblica, quest’ultimo, con decisione della Corte di Cassazione, punito con l’arresto fino a tre mesi o con l’ammenda fino a 309 euro…
Si potrebbe parlare poi anche del “decoro urbano” inteso come le varie vie del Centro Storico che ogni notte, soprattutto nei week end, diventano luogo di discarica dove gettare bicchieri usati e bottiglie rotte (a tal proposito ci si chiede se sia in vigore una direttiva comunale, diretta ai bar, che preveda il divieto di asporto di bottiglie in vetro, come è uso comune da tempo nelle maggiori città italiane), immondizia varia o addirittura urina, come conseguenza delle bevute alcoliche da parte anche di minorenni. L’Arco Baronale, via della Torretta, via del Turco, via Poggio Barone, via dell’Orso sono solo alcuni dei punti che i gruppi di ragazzi scelgono come luoghi di aggregazione senza però portare alcun rispetto versi gli abitanti e la loro quiete pubblica e, cosa ancora più grave visto la situazione ancora perdurante data dall’emergenza sanitaria ancora in atto, senza attenersi alla regola per l’uso di mascherine e del distanziamento.
Una situazione insostenibile che si verifica ormai ogni sera e ogni notte della settimana, e non solo nei giorni prefestivi e festivi, che, come portato alle cronache recentemente, si è allargata a macchia d’olio anche in altri punti del paese come la zona della Chiesa della Rosa o la scalinata fuori porta di Via Isonzo alla Pista.
Gli abitanti che da diverso tempo segnalano questa dilagante situazione di degrado si vedono sempre più spesso costretti a rivolgersi sia alla Polizia Locale, durante il giorno, che ai Carabinieri, nelle notturne e anche oltre. Infatti durante l’estate, quando gli assembramenti si moltiplicano fino a 50/60 ragazzi, questi gruppi si attardano nella zona anche fino alle due o tre del mattino.
Il problema della “movida” selvaggia a Tuscania è diventato acuto per la chiusura anticipata e prolungata delle scuole e per la mancanza cronica nel paese di altri luoghi di aggregazione per i giovani quali la piscina comunale, in estate, ormai chiusa da tempo, o altri centri di attività culturali in genere come cinema, teatro, o altro. E questi fatti rendono ancora più evidente e grave la problematica.
Se Tuscania vuole tornare ad essere quel bellissimo paese della Tuscia, fecondo per bellezze paesaggistiche e storico-culturali, come vuole e può essere, un freno deve essere posto a questa situazione di disagio che impatta fortemente sulla qualità della vita sia dei residenti che dei turisti.
Cittadini abitanti nella zona dell’Arco Baronale