Riceviamo e pubblichiamo
Il comitato per il diritto alla mobilità aveva richiesto alla questura di utilizzare la SS Aurelia per il corteo dal km 84.100 al km 90.00, proprio per dimostrare a tutti gli utenti dell’attuale statale, quali strade dovranno percorrere, dopo che l’autostrada sarà completata e per evidenziare tutte le criticità del progetto SAT per il Lotto 6A Tarquinia-Civitavecchia.
Il percorso del corteo sarà deviato al Km 86.500 (Incrocio Aurelia Bis) a causa delle severe prescrizioni della questura di Viterbo, che rischiano di rendere incomprensibile il motivo della manifestazione, che nelle buone intenzioni degli organizzatori, doveva mostrare a tutti l’evidente deficienza della viabilità alternativa, totalmente inadeguata a sostenere il traffico locale, composto non solo da autoveicoli ma da mezzi pesanti, agricoli, biciclette, pedoni, animali, garantendo allo stesso tempo il giusto standard di sicurezza. Per bypassare la manifestazione sarà utilizzata la strada litoranea, l’unica strada complanare prevista dalla SAT, che domani sarà sicuramente intasata dal traffico.
Al comunicato diffuso dal comune di Tarquinia, rispondiamo senza raccogliere le ben note ed inutili provocazioni, che ancora una volta cercano di sminuire le nostre sacrosante istanze, la cui fondatezza è resa evidente dalle stesse parole del Sindaco che tra le righe ammettono l’esistenza di una progettualità ancora in itinere, priva di certezze sui tempi di realizzazione. Chi garantisce che non sia l’ennesimo proclama a mezzo stampa, la cui tempistica fa pensare più ad un boicottaggio che ad una vera e propria rassicurazione alla collettività? Ce lo dimostri partecipando, con la fascia tricolore all’ultima passeggiata sulla nostra strada statale che domani non ci sarà più.