“Abbiamo appreso poco fa che, in loc. Il Giglio a Tarquinia, dove risiede il Sindaco Alessandro Giulivi, è stata rilevata la presenza di alcuni abusi edilizi, che dovranno essere abbattuti entro 90 giorni”: la pubblicazione dell’ordinanza n. 164 del Comune di Tarquinia accende la polemica politica. Le righe sopra sono, infatti, l’incipit di un post pubblicato dal Partito Democratico di Tarquinia sulla propria pagina Facebook. L’atto dispone la demolizione e riduzione in pristino dello stato dei luoghi per abusi edilizi su immobili censiti in Tarquinia, Sp Porto Clementino, a seguito di sopralluoghi effettuati nel mese di ottobre.
“La notizia è ufficiale,- continua la nota – il documento proviene dall’Albo Pretorio del Comune di Tarquinia. Una persona che non rispetta la legge non può ricoprire una carica pubblica e amministrare una città: chiediamo dimissioni immediate. E se dovesse essere necessario, porteremo la questione in Consiglio Comunale, insieme all’opposizione”.
Sul tema, è sempre su Facebook, interviene anche il Movimento 5 Stelle di Tarquinia.
“Ordinanza demolisce sindaco. – esordisce il M5S – Apprendiamo che in data odierna (ieri, ndr) è stata recapitata al sindaco Giulivi ordinanza di demolizione e ripristino dei luoghi per abusi edilizi presso la sua abitazione in Loc. il Giglio”.
“A seguito di sopralluoghi avvenuti in data 6 e 27 ottobre, – entra nel merito il M5S – la Polizia Giudiziaria ha potuto prendere atto che all’interno della proprietà del sindaco, intestata ad una SRL di cui è l’amministratore unico, vi fossero diversi manufatti realizzati senza alcun titolo edilizio. Di cui ha seguito l’odierno ordine di demolizione”.
“Riteniamo che la massima autorità di un paese che commetta tali illeciti, – conclude la nota – debba dimettersi dalla carica in seduta stante. In caso contrario, saremo noi in consiglio comunale a chiedere tale provvedimento al sindaco o la stessa sfiducia in aula”.