(f.e.) Erosione costiera e difesa degli stabilimenti dalle mareggiate: Federbalneari scende in campo in aiuto delle strutture balneari. Nell’incontro organizzato e promosso dal coordinatore di Federbalneari Tarquinia Marco Marzi sono state esposte le soluzioni da poter mettere in atto nel brevissimo periodo ed illustrate le criticità che nel medio periodo si potrebbero riscontrare a causa di eventuali scelte progettuali errate. Presenti al tavolo oltre a geologi esperti del settore, i rappresentanti delle sedici concessionarie demaniali di Tarquinia ed il Presidente di Federbalneari Lazio Marco Maurelli che ha sollecitato le imprese a promuovere un progetto di sistema e di portarlo all’attenzione di Regione e Comune.
Nel breve periodo il problema cruciale da affrontare è quello delle dune. Durante la scorsa stagione invernale, per espressa volontà del Sindaco Alessandro Giulivi, gli stabilimenti non hanno potuto innalzare le dune a protezione delle strutture, situazione che ha portato ingenti danni. L’ipotesi progettuale avanzata dai geologi è quella di attingere dai depositi di sabbia sui fondali in una quantità inferiori ai venti metri cubi per metro lineare andando così in deroga al decreto ministeriale e creare dei depositi sulla spiaggia che poi saranno distribuiti sull’arenile. Quindi nessuna movimentazione della sabbia già presente ma un reintegro con materiale prelevato in mare. Un progetto che ha già avuto autorizzazione nella zona di Latina e che ha bisogno semplicemente di un nulla osta regionale.
Discorso molto più complesso quello della lotta all’erosione. Già stanziati dal Ministero dell’Ambiente e dalla Regione circa 2milioni e 600mila euro destinato alla zona delle Saline. Il rischio è che se si procede con barriere senza uno studio preventivo delle correnti soprattutto quelle litoranee si potrebbero creare erosioni tangibili nella zona degli stabilimenti. Federbalneari è pronta a presentare un progetto che è ancora in fase di stesura e prevede l’uso di una tecnologia che mira all’ottimizzazione dei flussi delle onde per limitare i fenomeni di erosione della costa. Comprenderà il tratto tra il Porticciolo, dove inizia il Lido di Tarquinia, e la foce del fiume Marta per estendersi poi, verso sud, alle Saline.
Ora l’intenzione dell’associazione è quella di riallacciare i rapporti con l’amministrazione per portare al tavolo del confronto una progettualità condivisa. “Lavoreremo in sinergia con il Comune di Tarquinia e coinvolgeremo tutti gli enti preposti per far sì che questo ambizioso progetto arrivi alla sua fase attuativa e dia un importante contributo alla salvaguardia del litorale” – dichiara il coordinatore di Federbalneari Tarquinia Marco Marzi. “Tarquinia riveste un ruolo di primo piano nel panorama turistico del litorale a nord di Roma per questo sosteniamo con forza l’azione di Federbalneari Tarquinia e auspichiamo la realizzazione di questo importante progetto che migliorerà l’offerta turistica delle nostre coste” – aggiunge il Presidente di Federbalneari Lazio, Marco Maurelli.