“La Asl ci ha comunicato ieri mattina la positività di altri nostri 16 concittadini, per un totale di 63 casi. Prendo atto della situazione attuale della Tuscia in cui nella sola giornata di oggi sono stati accertati 224 casi e che molti studenti che frequentano i nostri istituti provengono dai paesi limitrofi, anch’essi duramente colpiti dalla diffusione del contagio”: dopo l’ordinanza firmata ieri pomeriggio per la chiusura a Tarquinia della didattica in presenza, il sindaco della città tirrenica Alessandro Giulivi affida a un post sulla pagina Facebook del comune la sua spiegazione della decisione.
“Considerato che i dati contenuti negli ultimi rapporti di monitoraggio dell’emergenza epidemiologia da COVID-19 nella nostra città confermano una maggiore circolazione virale, – continua Giulivi – che le persone poste in isolamento fiduciario sono oltre 200, e il conseguente aumento delle richieste da parte dei medici di base, di screening per fattori di sintomatologia, è stata predisposta in queste ore una nuova ordinanza per fronteggiare l’attuale situazione che si sta verificando. Come previsto anche dal Piano Scuola redatto dal Ministero dell’Istruzione, qualora si dovesse configurare una situazione emergenziale a livello locale, sulla base di tempestivo provvedimento si può disporre la sospensione della didattica in presenza e la ripresa dell’attività a distanza attraverso la modalità di didattica digitale integrata”.
“È quanto è stato fatto con l’emanazione dell’ordinanza sindacale odierna, dopo un attento studio della situazione epidemiologica cittadina, consapevoli dell’impatto prodotto, seppur in un periodo limitato nel tempo, a carico della socialità degli alunni di tutte le età. Questo provvedimento si è reso necessario per favorire un immediato distanziamento fisico tra la popolazione scolastica ed eventuali contatti avvenuti. C’è bisogno di una collaborazione attiva di studenti e famiglie che dovranno continuare a mettere in pratica i comportamenti generali previsti per il contrasto alla diffusione dell’epidemia, nel contesto di una responsabilità condivisa e collettiva. Solo così contribuiremo a salvaguardare le fasce deboli della nostra comunità ed a evitare casi particolarmente problematici. Nonostante le misure adottate si ritiene comunque informare la cittadinanza che la situazione è costantemente monitorata da tutti gli organi e gli enti competenti, e si invitano tutti i cittadini a rispettare le misure di sicurezza disposte e diffuse dagli organi governativi”.