Premessa d’obbligo: non è stata affatto una bella partita. Tensione, paura ed attenzione – insieme ad una giornata abbastanza calda – hanno letteralmente bloccato il derby di ritorno del campionato amatori. E Real e Voglia di Calcio hanno messo in scena, al Cardoni, la classica partita che solo un episodio può decidere.
Alla fine, gli episodi chiave saranno, in realtà, tre, tutti nella ripresa e tutti in rapida successione: l’espulsione, per doppia ammonizione, di Emilano Ferri – faro del centrocampo del Voglia di Calcio – dopo una manciata di minuti del secondo tempo; la parata in uscita del portiere del Real, Fabrizio Moscetti, che respinge il tiro di Nicola Salzano presentatosi solo davanti alla porta avversaria; il gol di Giuseppe Dolgan, che partito in posizione di probabile fuorigioco evita l’uscita del portiere avversario, Davide Simeone, ed appoggia in rete la palla che vale la vittoria.
Non è stato, insomma, il derby tiratissimo dell’andata, ma è stata partita vera tra due squadre che – sembra un paradosso – hanno dato meno spettacolo proprio perché più mature, organizzate e attente. Insomma, più forti.
Il Real è cresciuto nel corso dell’anno, grazie anche ai nuovi innesti che, in partita, hanno fatto valere l’esperienza e limitato al minimo le opportunità avversarie: oltre alla già citata occasione per Salzano, si ricorda solo, nella prima frazione, una conclusione debole di Peppe Piferi (peraltro uscito a fine primo tempo per un guaio muscolare). Se una dote, inoltre, va sottolineata per Mister Agate ed i suoi ragazzi è la crescita, nel corso della stagione, come squadra e gruppo: tutti avrebbero voluto giocare il derby, alcuni erano in tribuna, altri in panchina, ma nessuno ha fatto un fiato. E, anzi, proprio gli uomini entrati dalla panchina (Savina e Dolgan) hanno costruito il gol vittoria.
Il Voglia di Calcio continua a confermarsi squadra solida e con splendide individualità, sia dal punto di vista del gioco che del carattere: finisce in nove, con gli infortuni di Piferi e Conversini, eppure chiude in avanti, rischiando nulla se non in occasione del gol subito. A mancare, agli uomini di Manlio Pacini, è forse la brillantezza nella trequarti, per creare occasioni. Certo, dopo la vittoria dell’andata, non mancano i rimpianti per un derby di ritorno che pareva incanalato verso lo zero a zero: la ripresa quasi per intero in dieci, l’occasione fallita, il gol dubbio subito e le assenze lasceranno ai bianconeri l’amaro in bocca.
Il bello, in una partita non spettacolare, è proprio lo scoprire due squadre amatori che vivono il derby con correttezza, senza scontri; due squadre che fanno del gruppo il loro punto di forza, che vivono un processo di crescita evidente, probabilmente meritevole di una classifica migliore rispetto all’attuale. Continuando a lavorare così, in questo campionato e nei prossimi le soddisfazioni non mancheranno.