Riceviamo da Sandro Celli, Enrico Leoni, Andrea Andreani, Manuel Catini e Arianna Centini e pubblichiamo
La domanda che ormai tutti si pongono è se in questa amministrazione gli assessori abbiano una funzione, un ruolo insomma una qualsivoglia autonomia gestionale e decisionale o se siano comparse cartonate dove l’unico compito è quello di assecondare in silenzio l’indiscusso e indiscutibile volere di chi siede al trono.
Guai a non essere asserviti al loro volere, si rischia di entrare in lista di proscrizione ed essere oggetto immediatamente di ogni tipo di rappresaglia, come addirittura diffide allo svolgimento di manifestazioni, sfratti e defenestrazioni dall’organizzazione di eventi eseguiti nei confronti di associazioni che da anni svolgono la loro attività in modo encomiabile dimostrando affidabilità, disponibilità, capacità, competenza ed esperienza collaborando in modo trasparente e leale con tutte le amministrazioni indipendentemente dal colore politico di appartenenza.
Questa “guerra” alle associazioni è inutile, dannosa e vergognosa e dimostra se ce ne fosse ancora bisogno come l’obiettivo non è certo quello di fare cultura ma solo quello di esercitare il potere fine a se stesso. Chi dovrebbe opporsi a tutto ciò è l’assessora Tosoni che però sembra condividerne tutto, compresi pensieri e metodi.
E così dopo aver chiuso l’Officina dell’Arte, diffidato la Giostra delle Contrade, creato difficoltà al Presepe Vivente, estromesso la Pro Loco dall’organizzazione del DiVino Etrusco dopo che per anni ne ha garantito continuità ed investimenti, ora tocca all’Associazione Culturale La Lestra, la più antica e rappresentativa tra le associazioni artistico/culturali della nostra città contro la quale si è accanita questa amministrazione dietro il volere di chi, se non di sindaco e assessore.
Sotto schiaffo l’evento “Passaggi Letterari” pericolosissimi incontri in cui si presentano libri, nella sede dell’associazione ovvero il complesso del Mattatoio dove la coppia Giulivi – Tosoni ha deciso che non vi si devono svolgere manifestazione a seguito dello sfratto che gli hanno notificato. Peccato che questa diffida rischia di diventare un vero e proprio abuso in quanto l’Associazione su quel sito oltre ad avere una regolare concessione in scadenza nel 2029 ha anche investito oltre 250000 euro di soldi pubblici assieme a tempo, risorse e soldi propri, tanto che ora è tutto in mano ad un tribunale e sarà un giudice a decidere chi ha ragione e non certo la super coppia.
Su questo punto il sindaco ha addirittura disatteso quanto da lui promesso in consiglio comunale durante la votazione del piano triennale delle opere pubbliche, dove si era pubblicamente impegnato ad incontrare l’Associazione La Lestra per trovare un accordo. Così non siamo stati presi in giro noi dell’opposizione ma tutti i cittadini che dovrebbe rappresentare.
Questo non è che l’ennesimo attacco alla cultura e all’associazionismo della nostra città. Un atteggiamento senza precedenti, che ha portato più di un’associazione culturale, di volontariato o sportiva che sia a trovarsi improvvisamente privata della loro sede, come già successo agli Scout, all’Arteritmica costretta a trasferirsi addirittura in un’altra città o addirittura alla Caritas. Luoghi rimasti poi completamente inutilizzati.
Cara assessora, a Tarquinia di Associazionismo e di iniziative culturali di qualità ne abbiamo un bisogno disperato visto che voi oltre a non farle non riuscite neanche a concepirle tanto che su questo abbiamo ormai toccato il fondo miseramente. Ormai si pensa solo ad inventarsi pseudo direzioni artistiche a cui elargire costosi rimborsi piuttosto che perseguire la qualità che una città come la nostra meriterebbe.
Avete tanti soldi, come nessun’altra amministrazione ha mai avuto da decenni, ma purtroppo la vostra incompetenza e arroganza sta vanificando una possibilità forse irripetibile di promozione della nostra città. Fate un bagno di umiltà, e anziché fare la caccia alle associazioni poco disposte alla sottomissione, lasciate almeno che possano loro svolgere quel ruolo che a voi non riesce. Una città come Tarquinia, dove la storia ha lasciato tracce indelebili e uniche come in poche altre realtà ha bisogno di una attenzione diversa e soprattutto di un assessore diverso.