di Anna Maria Vinci
Un saluto commosso a Lucio Gufi arriva dalla famiglia e dagli amici. Lucio Gufi lascia nella cittadina tanta gente che lo ha amato.
“Pochi giorni fa è salito al cielo, rincorrendo la sua amata, ci ha lasciato uno dei mastri del mattone e della costruzione della cittadina tarquiniese. All’età di 88 anni Lucio Gufi, dopo una piena vita di lavoro e generosità, lascia la sua parte sulla terra fatta di maestria e semplicità, di consigli e calore dentro innumerevoli case di tanti clienti, parenti, “fratelli” e amici.. che fino all’ultimo l’hanno salutato con una celebrazione bellissima nella sua chiesa di San Giovanni con tanti celebranti e comunità.
Ricorderemo sempre i magnifici presepi e le armoniose infiorate che con le sue mani e la sua impagabile ditta ha compiuto per tanti anni e per essere sempre stato sensibile alle manifestazioni religiose del suo paese! Amante dell’opera in certa con pietra e pianella ha costruito molte ville e restaurato chiese mettendo la sua delicata firma! Come avrebbe detto lui … forza che è tardi .. un saluto caro Lucio è grazie dalla tua cittadina!”.
Al cordoglio degli amici si unisce quello della Redazione, che esprimono vive e sentite condoglianze a tutta la numerosa famiglia Gufi. Lucio Gufi è cresciuto dentro la sua ditta e l’aveva mandata avanti inserendovi e coinvolgendo tutti i suoi familiari, fratelli e cognati, un’impresa familiare atipica perché al centro c’era la famiglia e solo la famiglia. Artigiano vecchio stampo , non amava i contratti ma era sufficiente una stretta di mano, la sua generosità andava oltre il lavoro. Chiunque lo chiamasse era pronto ad accorrere, modus vivendi ed operandi, che ha trasmesso ai suoi figli. Aveva l’hobby della pesca e dei funghi ed anche qui tanti gli amici e tanti che lo conoscevano e l’apprezzavano, che gli hanno dato l’ultimo saluto, ma non dal cuore.