(s.t.) Una studentessa di Tarquinia a New York per prendere parte alla National High School Model United Nations 2015, la più importante conferenza di simulazione dei lavori delle Nazioni Unite riservata agli studenti delle scuole superiori di tutto il mondo. Questa mattina Barbara De Guidi, studentessa al quarto anno dell’istituto tecnico turistico dell’IIS Cardarelli di Tarquinia, si è imbarcata da Roma per volare in giornata nella Grande Mela dove, per otto giorni, alternerà la vita e la routine da delegata ONU alla scoperta della città.
“È un’esperienza incredibile solo a pensarla. – racconta Barbara – La simulazione insieme ad altri studenti di tutto il mondo, l’incontro con i delegati veri: questi giorni di attesa non passano più! Eppoi visitare New York è un’occasione pazzesca!”. Un’opportunità frutto dell’impegno, della conoscenza delle lingue e della partecipazione alle selezioni scritte e orali, svoltesi a Roma e terminate con la bella notizia dell’ammissione nel progetto. “Ogni Regione ha selezionato dei ragazzi e dall’Italia partiremo in 500 – racconta ancora Barbara – mentre in totale i partecipanti da ogni parte del mondo saranno oltre 3.500”.
Tutti chiamati a comportarsi come veri delegati ONU, impegnati in negoziati multilaterali e nella stesura di relazioni e risoluzioni, analizzando i principali temi in agenda, immedesimandosi nella chiave di lettura del paese rappresentato e negoziando proposte e soluzioni con i delegati di altri paesi. Barbara, nello specifico, sarà una rappresentante dello Swaziland impegnata ad affrontare le problematiche della popolazioni ucraina. “Non vedo l’ora di vivere quest’esperienza così diversa dall’ambiente scolastico – spiega – come se fosse un lavoro vero e proprio”. E non a caso Barbara, immaginando il suo futuro universitario, già pensa a relazioni internazionali, giurisprudenza o scienze politiche, senza disdegnare esperienze all’estero.
Intanto, però, sperimenterà la strada della corrispondente dall’estero provando – impegni e connessioni permettendo – ad aggiornare via via i lettori de L’extra su questa splendida esperienza newyorkese.