Riceviamo e pubblichiamo
Guido Del Gizzo ha iniziato a pagaiare verso la Sicilia in una giornata grigia di febbraio. Il kayak costeggerà migliaia di chilometri di costa in un trekking marino unico. Un percorso di scoperta individuale che non sarà in solitaria perché De Gizzo entrerà continuamente in rapporto con la terra e le diverse comunità che scorreranno vicine.
Il primo giorno è, forse, il più facile, nelle acque di casa con la prua orientata da Talamone verso Santa Liberata. Alle nove l’arrivo nel canale di Fibbia e il primo incontro con i Pescatori di Orbetello con l’ingresso trionfale nella laguna di ponente e l’attraversamento della laguna di levante fino alla Tagliata etrusca di Ansedonia. Per superare l’Ansedonia al casello idraulico è stato necessario camminare per 1 chilometro trasportando il kayak e poi riconquistare il mare. Dalla fine della spiaggia Feniglia all’Ultima Spiaggia di Capalbio circa due ore e mezzo. Nella tappa di oggi De Gizzo ha percorso circa 18 miglia. Grazie ai Pescatori di Orbetello per l’assistenza nell’attraversamento della Laguna e ad Alessandro per il ricovero del kayac.