Riceviamo e pubblichiamo
Niente da fare; Ogni tentativo di istaurare un dialogo costruttivo con i Moderati e Riformisti, è risultato inutile. Dal giorno in cui il Presidente dell’Università Agraria Alberto Blasi, ha rassegnato le proprie dimissioni, manifestando il suo estremo disagio, condiviso da tutti gli altri consiglieri del PD, per una insormontabile situazione di stallo e di immobilismo che riteneva incomprensibile e dannosa per gli interessi dei cittadini, Il Partito Democratico ha tentato in ogni modo di percorrere la strada del dialogo e della costruzione progettuale, avanzando una serie di proposte, elaborate di comune accordo, da Segreteria e Direttivo, che potevano serenamente essere poste alla base di un programma comune realistico e perseguibile in tempi certi, finalizzato a dare slancio al lavoro della coalizione di centro sinistra. Tuttavia il rifiuto ostinato dei Mori, anche soltanto di discutere ogni proposta se prima il Presidente dell’Università agraria non si fosse rimangiato le dimissioni, di fatto ha spezzato sul nascere ogni trattativa. Disapproviamo fermamente la concezione dell’Università Agraria come copia in tono minore del Comune, con un Assessorato alla cultura che riteniamo superfluo, con un apparato politico che sembra il cugino povero dell’amministrazione comunale, senza peculiarità proprie e propria identità e in totale assenza di reale consapevolezza del ruolo e delle funzioni legate alla gestione di un ente come l’Università Agraria.
Non ci piace il tentativo di svilire la figura del Presidente ponendo come pregiudiziale il Rimangiarsi le dimissioni, senza proporre una valida ragione politica per continuare ad amministrare insieme; non ci piace, infine, il rifiuto totale del dialogo, che avevamo offerto armati di buona volontà e spirito costruttivo, coinvolgendo anche il Segretario Provinciale, che ha tentato ogni possibile strada per ritrovare le ragioni di stare uniti.
Dimostrando nei fatti la loro volontà di rompere un rapporto che ci ha visto insieme nell’amministrazione del comune e all’Università Agraria, sancendo di fatto la fine di una stagione politica.
I Moderati e Riformisti, facendo poco onore al proprio nome e nonostante ore e ore di sfibranti trattative, hanno scelto con inspiegabile irremovibilità, di chiudere ogni spazio di dialogo finalizzato alla risoluzione della crisi. Ce ne dispiace e molto. Ma evidenti ragioni di opportunismo politico legate alle, ormai prossime, amministrative hanno impedito che gli interessi dei cittadini prevalessero sugli interessi della politica e dei politicanti.
Il rispetto che abbiamo per i nostri cittadini e per il Presidente Blasi, ma anche per il nostro partito, ci impedisce di chiedergli di continuare una esperienza amministrativa della quale non si intravede la benché minima utilità. Ad ogni protagonista di questa vicenda sconcertante, altro non resta che assumersi, responsabilità e conseguenze politiche di fronte ai cittadini.
Sarebbe stato fin troppo facile,trovare un accordo di facciata e continuare a presiedere l’Università Agraria mantenendo una posizione di potere. Ma il potere fine a se stesso non ci piace. Se vi sono le condizioni per amministrare bene un ente, ben vengano alleanze politiche e accordi di programma; in caso contrario, situazioni confuse, pasticciate e ambigue che ledono il diritto dei cittadini ad una buona amministrazione, le lasciamo agli altri. Se a questo si aggiunge, la totale mancanza di volontà politica da parte dei MO-RI di saldare un accordo di coalizione che in prospettiva ci vede uniti anche alle prossime amministrative, trasformando di fatto l’ente dell’Agraria in un moribondo, malato terminale con scadenza a breve termine, è evidente che il rispetto per i cittadini che ci hanno accordato fiducia, ci obbliga all’unica decisione di buon senso rimasta. Confermare le dimissioni del presidente Blasi.
PD Tarquinia