Quella appena iniziata è la settimana della maturità: tra due giorni esatti, mercoledì 19 giugno, alle ore 8,30, gli studenti del quinto anno delle scuole superiori italiane si cimenteranno nella prova scritta di italiano – il debutto della nuova formula dell’esame – che sarà come sempre uguale per tutti, ma con delle modifiche rispetto all’impianto tradizionale.
26.188 classi, 13.161 commissioni circa 520 mila studenti che, per essere stati ammessi, devono aver frequentato almeno il 75% del monte ore previsto – per chi ha superato la fatidica soglia del 25% di assenze, ad ogni modo, c’è stata l’opportunità di giustificare la cosa con motivazioni riconosciute dal Consiglio di Classe – presentandosi allo scrutini con le sufficienze in tutte le materia, o al massimo con una insufficienza tollerata solo se il Consiglio (con adeguata motivazione) si sia espresso a favore dell’ammissione.
Passando alla struttura del nuovo esame, la prima prova vedrà i maturandi cimentarsi in un elaborato: al via della prova, potranno scegliere tra sette tracce riferite a tre tipologie di prove. Nel dettaglio, due tracce richiederanno un’analisi del testo, tre l’analisi e la produzione di un testo argomentativo e una riflessione critica di carattere espositivo-argomentativo su tematiche di attualità.
Insomma, in tema di analisi del testo, il tototema non si limita più ad un solo autore, come accadeva sinora, ma a due: già partita on line la caccia al pronostico, nella speranza di prepararsi bene sui temi giusti.
Giovedì, invece, tocca alla seconda prova, discussa e multidisciplinare: al liceo classico riguarderà Latino e Greco, allo Scientifico Matematica e Fisica, al Liceo delle Scienze umane verranno proposte Scienze umane e Diritto ed Economia politica per il opzione economico sociale, Discipline turistiche e aziendali e Inglese per l’Istituto tecnico per il turismo, Informatica e Sistemi e reti per l’Istituto tecnico indirizzo informatica, Scienze degli alimenti e Laboratorio di servizi enogastronomici per l’Istituto professionale per i servizi di enogastronomia.
Scomparsa la terza prova, l’orale diventa forse lo spauracchio più preoccupante per gli studenti, anche perché rappresenta la maggiore novità: il presidente di commissione chiederà allo studente di scegliere tra tre buste con i materiali di spunto predisposti sulla base dei contenuti affrontati durante l’anno scolastico e indicati dal Consiglio di Classe nel documento del 15 maggio.
Infine, la valutazione, che sarà espressa ancora in centesimi, ma garantendo maggiore importanza al percorso svolto dai ragazzi nel triennio, con il credito scolastico che può spingere fino a 40 punti complessivi, contro il 25 del passato. Venti i punti per ciascuna delle tre prove: se si hanno almeno 30 punti di credito scolastico ed almeno 50 punti nella somma delle tre prove, la Commissione può motivatamente integrare il punteggio, fino ad un massimo di 5 punti.