Riceviamo e pubblichiamo
“Dopo l’istituzione del SSN nel 1978, una serie di “ controriforme “ ne sta snaturando i principi di universalità, solidarietà uniformità, peraltro sanciti dalla Costituzione. Il diritto alla salute si sta trasformando in “ diritto del costo”, il contenimento delle spese il suo obbiettivo primario. Il Governo chiama “ risparmi “ per noi sono “ tagli”.”: si esprime così, in una lettera aperta indirizzata al Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti e all’assessore alla sanità e l’integrazione sociosanitaria Alessio D’Amato, il Segretario Provinciale del Partito Comunista Italiano, Luigi Caria.
“Ora al di là delle scelte terminologiche, tutto ciò significa che c’è la netta sanzione che abbiamo visto crescere in questi ultimi 10 anni, per il piano di rientro. – continua la lettera – L’Amministrazione regionale è stata costretta ad attuare strategia di contenimento dei costi per rientrare dai debiti pregressi, e ha effettuato tagli riguardanti soprattutto il personale e le tecnologie, non investendo nel rinnovo delle attrezzature, taglio posti letto, chiusura PPI ( D.M.70/2015) strutture territoriali più prossime al cittadino e limitando in tal modo la quantità, anche la qualità dei servizi. Per il cittadini della Regione Lazio, in particolare la sanità Pontina si sono trovati a fare i conti con questo stringente piano di rientro economico. La Sanità è una battaglia politica. Non è ancora chiaro in quale direzione si muoverà il piano di riqualificazione per i prossimi due anni, promessi dall’Assessore regionale della Sanità Alessio D’Amato”.
“Nel breve periodo – conclude Caria – ci sono provvedimenti urgenti da affrontare che riguardano principalmente necessità di medici e di personale sanitario, questa risorsa essenziale comincia a scarseggiare e molti di quelli che oggi praticano la professione sono insoddisfatti,ma , aldilà del disagio psicologico dei protagonisti, le vere difficoltà strutturali sono nel ritardo organizzativo e gestionale che caratterizza la nostra Regione, le strutture sanitarie ( PPI ) che la crisi finanziaria ha generato il Pronto Soccorso, questo manifesta le situazioni di maggiore problematicità, sovraffollamento. Oggi più di ieri, ci si ammala, nei prossimi anni l’incremento dei bisogni della popolazione e della domanda di sanità e assistenza proseguirà a ritmi serrati, la Regione Lazio sarà preparata per dare un’offerta pubblica soddisfacente. In una situazione difficile di sfiducia nelle istituzioni, rapporti logorati tra, la politica e cittadini, il Partito Comunista Italiano della Regione Lazio intende affrontare in modo decisivo, il diritto alla salute, contro ogni riduzione che infligge nuove ferite ai diritti dei cittadini, e determina esclusione”.