Riceviamo e pubblichiamo
Il cuore e le grinta del Tolfa impongono il pareggio ad un Civitavecchia dai nomi altisonanti. Finisce zero a zero alla Scoponi, una partita prevalentemente tattica.
Padroni di casa in campo con un inedito 4-3-3 con Compagnucci e Berardozzi a sostegno del giovane Renzi. Cala gli assi invece il Civitavecchia che si presenta con un 4-2-3-1 con il tridente Alfonsi, Garat e Laurato dietro a bomber Vegnaduzzo. Solo panchina per Gravina e Luciani.
Si parte con il Tolfa che va subito in pressione alta e crea numerosi grattacapi sull’out di sinistra. Al 10′ tiro da fuori di Berardozzi che termina a lato. Risponde il Civitavecchia con Garat il cui tiro viene respinto dalla retroguardia collinare. Si infortuna Martorelli; dentro Luciani con Carmelino che ridisegna un 4-3-3. Nella prima mezz’ora il Tolfa tiene meglio il campo e dà la sensazione che come accelera può far male. Si ferma anche Garat sostituito da Cerroni ed il giovane classe ’98 mette verve alla partita. Si va all’intervallo sullo 0-0.
Nella ripresa il Civitavecchia prende campo ma nonostante il peso dei suoi giocatori il Tolfa contiene bene. Roccisano e Carlini giganteggiano in difesa, Mecucci è una diga. La prima occasione è proprio dei padroni di casa con Martorelli che non riesce a finalizzare di testa. Boriello si supera al 20′ su Vegnaduzzo, ripetendosi dieci minuti dopo su Laurato. Il Tolfa risponde con ripartenze fulminee. Marconi manca di poco il tap in, poi è pericoloso anche di testa. Fuori Vegnaduzzo dentro Gravina, ma alla fine non succede più nulla.
“Un punto importante conquistato contro una grossa squadra dai nomi e dal blasone altisonante. – spiega mister Ercolani – Abbiamo impostato la partita in una certa maniera e siamo stati bravi a mettere in opera quanto provato. Tutta la squadra ha dato il massimo, se non si fa una grande prestazione non si portano via punti contro questo tipo di squadre. Nel nostro piccolo oggi siamo stati all’altezza della situazione dimostrando come con il cuore, con le gambe ma anche con l’organizzazione si possa tenere testa ad una squadra costruita per vincere. Non siamo andati assolutamente in campo per difendere lo zero a zero, anzi nella prima mezz’ora abbiamo pressato molto alti. Il cambio di modulo? Abbiamo adattato le nostre caratteristiche a quelle dell’avversario e devo dire che lo abbiamo fatto anche bene”.