Riceviamo e pubblichiamo
È stato un incontro che ha suscitato emozione tra il pubblico, quello avvenuto con il giornalista e scrittore Pierluigi Battista. “Cultural-mente, incontri tra le righe”, la rassegna letteraria promossa dall’assessorato alla cultura, ha visto con commossa partecipazione, il 4 maggio scorso, il racconto del libro “La fine del giorno” del celebre giornalista del Corriere della Sera. Un diario autobiografico che ha toccato un argomento delicato ma importante di una malattia ancora per certi versi inguaribile come il cancro.
All’evento, presentato da Marino Santinelli, hanno partecipato, oltre al sindaco Sergio Caci, l’assessore alla cultura Eleonora Sacconi, l’assessore provinciale Luigi Ambrosini, il presidente del consiglio comunale Marco La Monica e il sindaco di Farnese Alessandro Santi. Pierluigi Battista ha affrontato il paradosso tra la vita e la morte che viaggia su un doppio binario: quello del prolungamento del sesso (la letteratura del viagra nell’era moderna) e quello dell’impotenza nei confronti del cancro. Tante sono state le domande che alla fine della presentazione, il pubblico, coinvolto emotivamente, ha posto all’autore.
“Il libro racconta la storia di un grave lutto, di una grande perdita – ha detto Pierluigi Battista – però non è una storia scritta in modo luttuoso. E’ una storia in cui c’è molta commozione ma c’è anche molta ironia, perché penso che questo sia il modo giusto per affrontare queste tragedie. Questo è un libro che io avrei voluto non scrivere mai”.
“Lo scrittore è riuscito a cogliere in pieno il problema di una malattia, quale il cancro – ha spiegato l’assessore Eleonora Sacconi – e soprattutto in cui il malato e la propria famiglia lo affrontano con ottimismo. Sono molto vicina al pensiero dell’autore quando descrive un delle case farmaceutiche e il rapporto del malato con i dottori, in quanto la distanza c’è ed è netta, purtroppo dietro queste malattie esiste un grande business”.