Era quasi la mezzanotte del 10 settembre scorso quando in Tarquinia Lido due giovani avevano atteso fuori dalla propria abitazione la 75enne titolare del bar “Corsaro” di Tarquinia Lido.
Probabilmente seguita dopo la chiusura dell’esercizio, l’avevano avvicinata appena scesa dall’auto e aggredita violentemente per rubargli la borsa contenente l’incasso giornaliero.
In seguito alle resistenze dell’anziana signora non avevano esitato a spruzzarle sul volto un getto di “accecante ed irritante” al peperoncino contenuto in una bomboletta spray: quasi nulli i riscontri investigativi che si sono presentati, nell’immediatezza dei fatti, agli uomini della volante del commissariato di Tarquinia immediatamente in soccorso alla vittima.
Le incessanti e capillari indagini dei colleghi investigatori hanno però oggi portato ad “incastrare” uno dei due rapinatori: la disamina di centinaia e centinaia di tabulati telefonici incrociati con altri elementi investigativi, hanno creato, agli uomini del commissariato una lista di sospettati.
Moltissimi all’inizio, poi a mano a mano la lista è stata spulciata per esclusione: l’immane attività investigativa, doverosa per un fatto così grave accaduto in una città “tranquilla” come Tarquinia ha però dato i suoi frutti.
Gli investigatori si sono in nottata spinti sino all’hinterland napoletano, dove supportati dagli uomini della Squadra Mobile locale hanno effettuato riscontri e perquisizioni, sino ad incastrare con assoluta certezza N.C., 33enne napoletano, già pregiudicato per altre rapine.
Per lo stesso è stata richiesta la custodia cautelare in carcere e le indagini proseguiranno sino all’identificazione del complice, che al momento si sospetta essere un basista locale.