È di domenica scorsa l’ultimo intervento effettuato dalle Guardie Ittiche Ambientali contro i pescatori di frodo sul fiume Marta. Vicenda che questa volta sembra avere anche un lato comico. Infatti, i due nuovi pescatori di frodo beccati sul Marta con le reti illegali dalle Guardie Ittiche, alla vista della vigilanza fuggono lasciando documenti, chiavi e telefono sulla riva ed al loro ritorno vengono sorpresi. A svolgere questa nuova azione di controllo e repressione contro la pesca di frodo, sono state le Guardie Ittiche dell’A.e.o.p. Associazione Europea Operatori Polizia e quelli dell’A.i.p.a. Associazione Italiana Pesca e Ambiente. Secondo le Guardie questa volta l’intervento contro i pescatori di frodo è stato molto più impegnativo delle altre volte, perché nel momento in cui i due sono stati sorpresi in flagranza di reato, hanno tentato la fuga saltando la sponda del fiume allontanandosi dalla vista delle Guardie. Ma i due nella fuga si erano dimenticati di prendere le borse con i documenti, le chiavi della macchina e il telefono, rimasti sulla riva in bella vista.
Dopo circa un’ora di appostamento i due pescatori di frodo si sono riavvicinati sulla riva per cercare riprendersi i loro beni, quando a sorpresa da dietro le dune sull’arenile venivano fermati di nuovo dalle Guardie Ittiche che erano rimasti nelle vicinanze per attendere il loro arrivo. Come già riferito dalle autorità competenti in materia, la Legge regionale 87/90 sulla pesca prevede una pesante sanzione amministrativa e il sequestro della rete usata per chi esercita la pesca in modo illegale. Nonostante le recenti azioni che hanno portato ad alcuni sequestri con relative sanzioni amministrative contro la pesca abusiva attuata dalle Guardie delle due associazioni di Protezione Ambientale di Tarquinia, sembra che la pesca illegale con attrezzi non consentiti sia molto di voga tra i pescatori di frodo.
Questa nuova azione comune messa in atto nelle prime ore dell’alba dagli agenti della vigilanza ittica dell’A.e.o.p. e dell’A.i.p.a. che svolgono funzioni di Polizia Giudiziaria, è il lavoro di incessanti indagini, svolte nel corso di questa stagione estiva. Ai due pescatori le Guardie hanno contestato la violazione eseguendo la relativa sanzione amministrativa prevista dalla Legge, portando al conseguente procedimento del sequestro della rete illegale tenuta in modo cautelativo negli uffici competenti. Tra l’altro, da alcune indiscrezioni, sembra che siano già nel mirino delle Guardie Ittiche alcuni pescatori di frodo, che nelle ore notturne svolgono la pesca illegale con diverse modalità non previste dalla legge sui fiumi del litorale.