Il pomeriggio di Pasqua a Tarquinia è un’attesa: la tensione sale pian piano, cresce come il numero delle persone per le strade, sulla scalinata del Comune, “da capo Piazza”, in attesa degli spari, dei tronchi, del Cristo che corre salendo dal Corso.
È un rituale che chi ama vivere quelle sensazioni ha imparato a memoria, pur non riuscendo ad abituarsi all’emozione. La banda che anticipa la sfilata dei portatori, lo schieramento in piazza per la benedizione, l’arrivo a San Giuseppe.
Da allora in poi, ognuno ai sui posti: mentre i portatori regalano a Tarquinia la prima visione del Cristo, gli spari annunciano a tutti che la festa sta per cominciare.