“In seguito alle dichiarazioni del Consigliere Gianni Moscherini, riteniamo opportuno fare chiarezza una volta per tutte sulla mancata costituzione in giudizio del Comune di Tarquinia in merito al ricorso presentato da una azienda ristoratrice locale”. Esordisce così, in una nota diffusa dal Comune di Tarquinia, il sindaco Pietro Mencarini, che entra nella vicenda salite alle cronache cittadine negli ultimi giorni.
“Il Comune di Tarquinia – spiega Mencarini – avrebbe dovuto costituirsi in giudizio entro 10 giorni dalla data dell’udienza, fissata per il 7 luglio 2017. Facendo due conti, anche calcolatrice alla mano se non si è portati per la matematica, si evince chiaramente che la scadenza sarebbe stata il 27 giugno 2017, quando questa giunta non era ancora insediata”.
“Alla luce di ciò, è ovvio che la delibera n.137/2017 del 12 agosto, alla quale fa riferimento Moscherini, non è altro che un atto dovuto – continua il sindaco – in quanto, incaricare un legale per occuparsi di un caso già chiuso, sarebbe stato uno spreco di soldi pubblici bello e buono”.
Poi la polemica con Moscherini. “Se dedicasse anche solo la metà delle energie che usa nel montare scandali a documentarsi e mettere in campo un’opposizione costruttiva avrebbe la nostra gratitudine. A volte sembra dimenticarsi che, in quanto consigliere, ha tutti gli strumenti adatti per informarsi, senza dover tentare goffamente di sollevare polveroni inutili”.