Spazi, estetica, funzionalità, stile: nella visione attuale dell’architettura e del design, sono concetti che si intrecciano in modo progressivamente armonico e definiscono, assieme, una figura professionale e creativa divenuta nell’ultimo decennio aspirazione, sogno e progetto di vita di molti.
Parliamo dell’interior designer, professionista che combina le proprie competenze – spesso derivanti da un percorso in architettura, ma non soltanto e non per forza – con un forte stimolo creativo e la sensibilità di comprendere gusti, esigenze e desideri dei clienti.
Di cosa si occupa l’interior designer?
Seppur complesso da riassumere in una definizione, il ruolo dell’interior designer è ridisegnare spazi in cui vivere – che siano abitativi o destinati ad esperienze ricettive, professionali o commerciali, sino agli spazi espositivi – progettando dalle superfici agli arredi, ottimizzando, decorando: definisce, in sostanza, uno stile unico, risultato degli input dei clienti rielaborati dalla sensibilità e creatività del professionista, pur sempre in un’ottica di funzionalità e comfort.
Quali percorsi seguire per diventare interior designer?
Come in pressoché per ogni professione, intraprendere un percorso di studio e lavoro richiede indole e caratteristiche che formazione ed esperienza dovranno guidare e valorizzare: già detto della creatività e sensibilità, non possono mancare a un interior designer la capacità di essere versatile e il saper cercare soluzioni anche guardando le cose con apertura mentale e nuove prospettive. Aiuta, in tal senso, un percorso di studi in architettura, ma anche design e Belle Arti sono fonti preziose di stimoli e crescita professionale.
Quanto guadagna un interior designer?
Lo spirito fortemente indipendente di personalità di questo tipo si sposa, peraltro, appieno con l’autonomia anche imprenditoriale e la flessibilità nella gestione del lavoro tipiche della libera professione, capace di offrire sbocchi che, lungi dal limitarsi all’arredamento, spaziano dalla progettazione al design. Per quanto riguarda il lato economico, è difficile inquadrare un concetto di stipendio o comunque di guadagno medio: si passa da realtà che fatturano 15 o 20 mila euro annui, per arrivare a personalità ormai divenute star vere e proprie, istituzioni del settore, capace di sfiorare cifre a cinque zeri.
Se, infine, l’indole artistica e creativa degli aspiranti interior designer poco si combina con la competenza della gestione fiscale legata all’apertura e alle scadenze della partita IVA, l’attualità di oggi mette a disposizione soluzioni pratiche e low cost per vivere con serenità la professione senza restare vittime delle difficoltà burocratiche: anche on line, con piattaforme come Fiscozen che fungono da vero e proprio assistente fiscale con proposte “all inclusive” per professionisti e imprese individuali.