Un’ordinanza per fissare una revisione della programmazione del servizio erogato dalle Aziende del trasporto pubblico locale: è quanto prodotto ieri dalla Regione Lazio nell’ambito delle misure per la prevenzione e la gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19.
Un documento che riguarda sia il servizio di TPL dei comuni del Lazio – e che mira alla limitazione al servizio minimo essenziale e con modalità tali da garantire il livello massimo di sicurezza – con indicazioni che coinvolgono anche il trasporto pubblico non di linea, Taxi e Ncc, ad eccezione della riduzione dell’orario di lavoro da 24 a 18 ore.
- Secondo l’ordinanza, sono garantiti i servizi minimi essenziali di trasporto pubblico locale, e cioè:
- servizi che soddisfano domanda di trasporto verso strutture o centri sanitari e verso gli ospedali;
- servizi necessari a garantire il pendolarismo lavorativo nelle fasce di punta;
- servizi necessari a consentire l’accesso a Roma Capitale e ai capoluoghi di provincia per la fruizione dei servizi istituzionali essenziali;
- servizi necessari a consentire l’accesso agli insediamenti produttivi per le attività economiche che continuano ad operare;
- servizi necessari a consentire il raggiungimento di esercizi autorizzati alla vendita di derrate alimentari e beni di prima necessità interconnessioni per garantire l’accessibilità a stazioni ferroviarie ed autostazioni.
Fissate, inoltre, le modalità di erogazione del servizio per garantire il massimo della sicurezza per gli operatori del servizio e per ridurre al minimo gli spostamenti dei lavoratori.
Per quanto concerne il personale in servizio presso le Aziende di trasporto pubblico locale è necessario:
- adottare sistemi lavoro agile per tutti gli amministrativi, escluso unicamente il personale la cui attività impatta direttamente sulla continuità dell’esercizio di TPL;
– esaurire le ferie residue pregresse e favorire l’utilizzo di tutte le altre forme di congedi ordinari e straordinari;
– effettuare rotazione del personale sui luoghi di lavoro;
– il lavoro h24 deve essere ridotto al massimo a 18 ore;
– sospendere i servizi di controlleria;
– interrompere i servizi di trasporto pubblico, ivi inclusi i servizi di metropolitana, alle ore 21, da intendersi quale orario di partenza dell’ultima corsa, mantenendo invece inalterati gli orari di apertura attualmente previsti;
– chiudere le sedi amministrative delle aziende nel fine settimana;
• assicurare i soli i servizi minimi essenziali privilegiando l’integrazione tra le varie modalità, favorendo quella con minore possibilità di contatto tra persone e scegliendo, tra più soluzioni atte a garantire sufficienti servizi di trasporto, quella che permetta maggiore superficie disponibile per i viaggiatori e comunque almeno un metro di distanza tra i passeggeri.
• provvedere, in base al punto precedente, alla riorganizzazione del servizio e del piano di rete di TPL, assicurando il servizio laddove si registra il maggior numero di utenti che utilizzano il mezzo pubblico per raggiungere il proprio posto di lavoro;
• igienizzazione dei mezzi e dei depositi al fine di garantite al massimo le condizioni igieniche agli utenti e ai lavoratori del settore dei trasporti e ai comuni di provvedere al controllo di quanto sopra attraverso la polizia municipale;
• effettuare la vendita dei biglietti solo in condizioni di assoluta sicurezza secondo le misure igienico sanitarie tese a garantire la distanza di 1 metro fra gli utenti;
• posizionare dispositivi finalizzati a delimitare l’area dell’autista garantendo la distanza di 1 metro con gli utenti;
• utilizzare, ove possibile, i veicoli o convogli con maggiore capacità;
• consentire agli utenti l’accesso ai mezzi in servizio pubblico solo dalla porta posteriore;
• evitare che la prima fila del mezzo sia occupata e di limitare il numero degli utenti in salita sul mezzo in modo tale da garantire la distanza di un metro fra loro, in ragione della dimensione e del numero di posti disponibili.