Quasi 26 milioni di persone hanno visto ieri sera il discorso del Presidente della Repubblica Francese, Emmanuel Macron, secondo i dati sugli ascolti diffusi da Médiamétrie: il dato rappresenta un nuovo record di pubblico televisivo per la nazione.
“Siamo in guerra”: Macron ha usato la stessa espressione per ben sei volte riferendosi all’emergenza coronavirus che ormai coinvolge in pieno la Francia, chiamando la nazione alla “mobilitazione generale” contro un “nemico invisibile e sfuggente”. Come già era avvenuto in Italia con il Primo Ministro Giuseppe Conte, anche la Francia si è fermata per due sere consecutive davanti alla televisione per un discorso solenne della sua massima istituzione, che ha annunciato una serie di misure senza precedenti. Per usare le stesse parole di Macron, “la Francia non ha mai dovuto prendere tali decisioni in tempo di pace”.
Probabilmente con giorni, se non settimane di ritardo, l’esecutivo ha scelto la strada del regime eccezionale, seguendo per stessa ammissione del Presidente l’esempio dell’Italia: isolare tutti i cittadini francesi sul territorio metropolitano ma anche all’estero.
Da martedì 17 marzo a mezzogiorno, perciò, non sarà più possibile uscire di casa se non per cure mediche, acquisti di necessità o lavoro, per coloro che non possono farlo da casa. Una misura la cui durata è prevista in “almeno quindici giorni”, termine che potrebbe essere esteso se la situazione lo richiederà. “Resterà attivo solo il trasporto assolutamente necessario”, ha specificato Macron, avvertendo che “qualsiasi violazione di queste regole sarà sanzionata”. E le multe previste possono arrivare fino a 135 euro possono essere fatte, come specificato dal ministro degli interni Christophe Castaner. A tal proposito, 100.000 funzionari delle forze dell’ordine sono stati mobilitati per eseguire controlli e sanzionare coloro che infrangono le regole. Una comunicazione in merito è giusta stamani via sms e WhatsApp ai cittadini dal Governo francese.
Lo stesso Castaner ha chiarito poi i termini dell’isolamento: i cittadini possono spostarsi, portando con sé un’autorizzazione giustificativa, da casa al lavoro quando il telelavoro non è possibile, per effettuare acquisti essenziali nei negozi locali autorizzati, per recarsi da uno specialista medico, dall’assistenza all’infanzia o per andare ad accudire le persone vulnerabili. Ammesso anche uscire per portare gli animali domestici a fare i bisogni, ma vicino a casa, e per fare esercizio fisico, ma rigorosamente da soli.
Nel suo discorso, Emmanuel Macron ha ache annunciato che gli spostamenti all’interno della Francia saranno ridotti a “ciò che è strettamente necessario” a partire dalle 21 di martedì 17 marzo e per almeno due settimane. Allo stesso orario saranno chiuse le frontiere all’ingresso dell’UE e di Schengen, ma i cittadini francesi potranno tornare in Francia.
È stato rinviato a data da destinarsi il secondo turno delle elezioni amministrative, così come sono sospese tutte le riforme in corso, compresa quella sulle pensioni. Un consiglio dei ministri è in programma stamani alle 10:30 per discutere un disegno di legge “per rispondere all’emergenza” contro il coronavirus che verrà esaminato dal Parlamento giovedì.
In Francia, come riporta stamani nel suo bollettino l’edizione on line di Le Monde, sono 1.210 le persone risultate positive per Covid-19 nelle ultime ventiquattro ore, e altri 21 decessi sono stati annunciati da Santé publique France. Il totale delle persone morte sale quindi a 148, con 6.633 contagi dall’inizio dell’epidemia nel paese. Questa cifra peraltro riguarda solo i pazienti con sintomi sufficientemente acuti, in particolare respiratori, da essere sottoposti a tampone.