di Pino Moroni
Il punto della situazione, di classifica e di gioco, per una squadra di calcio, si dovrebbe fare di norma alla metà del campionato, ma alla fine del girone di andata la posizione della Corneto (anche per infortuni, assenze e squalifiche) presentava qualche criticità. Due sconfitte, con il Tolfa in casa (1-2) e con il Caere (0-2) fuori, avevano interrotto una lunga serie di otto partite positive, in cui la legge del fattore campo ed i “pochi” punti guadagnati in trasferta facevano sperare in un campionato medio-alto. Anche perché si erano viste vittorie prestigiose con la Compagnia Portuale (1-0), con il Ronciglione (3-1) e con il Santa Severa (1-0).
Dopo la crisi prenatalizia un miglioramento è avvenuto con i pareggi con le prime allora in classifica, come la Guardia di Finanza (1-1) e la Boreale (2-2) e soprattutto con le formazioni in pericolo retrocessione La Storta e Santa Marinella, entrambi per 0 a 0. Ed ancora meglio con le nette vittorie su Vasanello (6 -1), Bolsena (4-0) e Cerveteri (3-1). Tutto ciò a dimostrazione che la difesa ha cominciato ad essere più coperta e coriacea e che l’ attacco è diventato tra quelli più prolifici del campionato, al pari solo di quelli dell’Atletico Vescovio e del Cerveteri. Ora se la classifica può già garantire una certa tranquillità (36 punti), tra le partite rimaste in casa (6) e qualche exploit in trasferta si potrebbe anche pensare ad un aggancio al gruppo di testa, con un finale di tutto riguardo.
Cinque squadre di uguale valore (Boreale, Atletico Vescovio, Tolfa, Compagnia Portuale e Santa Severa), oggi compresse in soli sei punti, si giocano i play-off. Per le retrocessioni se la vedono ancora in sei in 11 punti (Bolsena, Vasanello, Santa Marinella, Fortitudo, Tor di Quinto e Pianoscarano).