(s.t.) Prima di parlare della fondamentale vittoria della Corneto sulla formazione romana del Cecchina, van fatte due altrettanto fondamentali premesse.
1- Di questi tre punti, almeno due (forse due e mezzo) portano la firma di Luca Casali: un rigore parato (guarda il video), almeno due grandi respinte e tre uscite disperate sono il bottino di un giovane portiere che, oggi, merita il premio di uomo partita.
2 – Gli juniores regionali che dominano il loro campionato sono un tesoro prezioso e – è evidente – pronti a dare una gran mano anche alla prima squadra: la formazione rossoblu che chiude la partita ne è piena (sono sei, se non sbaglio, i ragazzi in età juniores al fischio finale) ed il contropiede Codoni-Emiliani che vale il due a zero ne è la dimostrazione.
Ciò detto, la Corneto soffre, non gioca bene (soprattutto nella ripresa) ma lotta coi denti: era partita da vincere e s’è vinto, si scava un bel solco sui rivali biancorossi e si respira in ottica salvezza.
Il primo tempo non è spettacolare, e per almeno 35’-40’ la Corneto tiene il pallino del gioco senza, però, costruire troppo: una punizione di Spirito, un colpo di testa di Giorgi che non riesce a schiacciare in porta sono bottino magro. Nel finale, più pericolosi sono gli ospiti: prima Casali è bravo su una bella girata dell’attacco romano, poi il pubblico tira un sospiro di sollievo quando, al 43’, vede un pallone correre indisturbato verso la porta sguarnita ed uscire di pochi centimetri a lato.
Dalla paura, in sessanta secondi la Corneto passa alla festa: sponda di Giorgi per Bisozzi, tocco morbido per Peppe Bramucci che con un pallonetto batte il portiere del Cecchina. E poco dopo Giorgi manca di poco la deviazione che darebbe un clamoroso due a zero.
Ci si aspetta, perciò, una ripresa più facile, con spazi per i contropiede di Spirito e Bisozzi: i secondi 45’ sono, invece, di sofferenza totale, a partire dal primo minuto. Il Cecchina parte forte e, a seguito di un calcio piazzato, coglie di testa la traversa. Pochi secondi ed arriva anche un calcio di rigore – quantomeno dubbio – che però Casali respinge. La Corneto si chiude troppo – un po’ per paura, un po’ per reazione alle scelte di Gufi, che arriva a spostare Spirito mediano – ed è ancora il portiere tiene in piedi la squadra: due tre uscite sui piedi avversari salvano la porta, così come la respinta su un calcio di punizione e metà tempo.
Pian piano, però, la difesa prende le misure, concede meno calci da fermo e la pressione scende. Anche i cambi ridanno un filo di vigore e, pure creando poco o nulla, la Corneto fa scorrere i minuti con meno patemi. Sino al finale, quando un vivace Emiliani – subentrato a Perugini a metà ripresa – prima sfiora due volte il raddoppio, quindi lo trova in contropiede servito dall’altro juniores, appena entrato, Codoni.
La festa dopo il 2 a 0 è il segnale di qualcosa d’importante: un gruppo che, pur soffrendo, si mantiene compatto, determinato, grintoso. Tre nomi su tutti: Giorgi, che salta su ogni pallone e prende un mare di calci, gomitate, trattenute; Bramucci, che corre sempre e dovunque e trova anche un gol raffinato; Spirito, che fa tutto, dalla punta all’ala al mediano.
Come gioco si può e deve fare meglio, ma intanto prendiamoci l’ossigeno dei tre punti e godiamoci sereni questa domenica quasi primaverile.