Raccontare certe partite e separare i fatti dalle emozioni è difficile; in QUESTA partita, è impossibile. Sono state le emozioni, infatti, le vere protagoniste di quanto è accaduto.
Emozionato e preoccupato era Mister Graziano Sileoni, che impegnato con gli Allievi in una strenua lotta per non retrocedere ha dovuto colmare le numerose assenze “sostenendo” gli Juniores con ben sette ragazzini (Bordi, Ciurluini, Souaye, classe 96 e Favetta, Nicoletti, Marinacci, Piras, classe 95) i quali, con le loro faccette da bambini, senza un pelo di barba, hanno saputo dare alla squadra un piglio e una personalità ammirevoli. È stato divertente sentire il loro Mister prima esortarli a “non esagerare” (il giorno dopo c’era una gara importante in chiave salvezza) e poi entusiasmarsi e incitare i suoi ragazzini a lottare, a correre a vincere.
Emozionato era Ciurluini II (allievo), che per la prima volta ha potuto giocare e vincere una partita insieme a suo fratello, Ciurluini I (Juniores). Emozionato era Giovanni Cruciani che rientrava in campo dopo una delicata operazione agli occhi e ha giocato una partita da protagonista “inventandosi” libero e dimostrando di essere un grande libero, nato per quel ruolo, nel quale nessuno mai aveva pensato di utilizzarlo. Emozionato e preoccupato era Mister Bonelli che ha dovuto fronteggiare la più grave emergenza della sua gestione, privo di ben sette titolari.
La sua intenzione iniziale, era quella di schierare un 4-2-3-1 alla Nereo Rocco: Ciurluini, Ventolini, Sistoni e Bordi in difesa, Cruciani e Lodi davanti alla falange difensiva, Nicoletti, Favetta, Iacomino sulla tre quarti e Sabbatini unica punta. Invece l’evoluzione della partita ha indotto quasi spontaneamente i ragazzi a giocare un 4-2-4 alla Alfredo Foni (il grande tecnico dell’Inter che negli anni 50 inventò il gioco “all’italiana”). Partita bellissima, ritmi vertiginosi: già dopo 15 minuti, con un calcio di punizione ai limiti dell’area, Lodi con un delizioso diagonale pesca Sabbatini, il quale di testa infila l’incolpevole Trabucchi che nel prosieguo della gara si innervosirà tanto da litigare con un compagno di squadra e costringere Mister Maiolini a sostituirlo.
Il primo tempo è un assolo degli etruschi, vibrante come una sinfonia. Nel secondo tempo sale in cattedra Iacomino, che dopo tre minuti si procura il rigore che Sabbatini trasformerà nella seconda segnatura. Mister Maiolini le tenta tutte, impiega tutte e cinque le sostituzioni a sua disposizione ma niente da fare, la superiorità tecnica e tattica della Corneto, in piena trance agonistica per tutta la partita, è incolmabile; a dimostrazione di ciò, appena la squadra ospite si scopre nel tentativo di recuperare la gara, ancora Iacomino riceve un pallone sulla tre quarti, lo stoppa di sinistro, rientra rapidamente sul destro, alza la testa e piazza un tiro balisticamente perfetto che si infila nella porta romana.
La partita si chiude qui, fra gli applausi del pubblico che partecipa con affetto e simpatia a questa GRANDE, ESALTANTE, FESTA DELLE EMOZIONI.