Il Real Pomezia di Mister Greco voleva questi tre punti per raggiungere quota 40, una “ragionevole” quota salvezza, e li ha ottenuti senza troppo penare. A parte le numerose assenze, in campo alla Corneto è mancata quella spregiudicatezza, quella pazzia eclettica ed ispiratrice che questa squadra ha nel dna e che a volte, nelle partite in cui non si ha nulla da perdere, può fare la differenza. Quattro difensori, cinque centrocampisti, (fra i quali Spirito che forse avrebbe potuto giocare in appoggio a Giorgi) e quest’ultimo, solo, a sostenere l’intero pacchetto offensivo etrusco. Uno schieramento che invita alla prudenza, e la prudenza porta poco lontano.
Quaranta minuti di noia assoluta, poi una rete di Di Camillo su corta respinta di Casali. Nel secondo tempo, dopo una decina di minuti, Troisi su punizione inventa una bella rete e un quarto d’ora dopo, sempre lui, si ripete con un gran gol. Da registrare, quasi alla fine del match, un gran tiro di Cascianelli (ha giocato un solo tempo per qualche fastidio fisico da tenere a bada) che solo grazie ad una bella parata del portiere Caruso non finisce in rete.
La prossima, in casa con il Monterosi, una delle dirette pretendenti alla permanenza in categoria, vedrà in campo una Corneto ben diversa, ci potete giurare.
Attilio Rosati