Riceviamo e pubblichiamo
In attesa dei comunicati che diffonderanno i vari organigrammi con i quali la Corneto affronterà la stagione calcistica prossima ventura, Il Responsabile del settore giovanile Massimiliano Coluccio è in grado di fornire i nomi di tutti quelli che si occuperanno della nutrita frangia “didattica e non agonistica” della società.
“Piccoli Amici” (classi 2007 – 2008 – 2009). Trattasi di un nutritissimo gruppo di bambini, il compito di coltivare la loro passione per il calcio sarà suddiviso fra diversi istruttori. Sotto la diretta responsabilità di Massimo Casali, collaboreranno: Claudio Quaranta, Alessandro Cea, Fabiola Moschetta, Matteo Costa e Sandro Blasi. C’è inoltre un “outsider”, quell’Omero Ceccarini, già giocatore della Roma, che nonostante i suoi numerosi e pressanti impegni di lavoro vuole mettere la sua esperienza e il suo amore per lo sport al servizio dei ragazzi.
“Pulcini” (classe 2004 – 2005). Saranno affidati alle cure di Raffaele Mauro e Daniele Marcomeni.
“Pulcini 1° anno (classe 2006). Un numero corposo di bambini uscenti dalla scuola calcio andranno ad affrontare il loro primo piccolo campionato con l’obiettivo primario di divertirsi. La loro crescita è affidata a mister Vincenzo Costa coadiuvato da Tiziano Compagnucci e Mauro Alessi.
“Giovanissimi Provinciali Fascia B” (classe 2001 – 2002 – 2003). Sotto la guida di Oscar Felci, collaboreranno Mario Rezzonico e Luca Arillo. Lo stesso staff, curerà anche i Giovanissimi regionali.
“Le suddette categorie – afferma Massimiliano Coluccio – non essendo impegnate in una vera attività agonistica, necessitano di essere seguite sopratutto sotto l’aspetto propedeutico e didattico, per essere messe nelle condizioni psico fisiche ottimali ad affrontare i futuri impegni agonistici. Un vero e proprio “vivaio” di piccoli calciatori che, crescendo, aiuteranno anche la società a migliorare. Sarà prezioso l’apporto logistico e organizzativo del responsabile della segreteria Antonio Menegaldo che, come sempre, darà una mano a superare tutti i problemi di carattere organizzativo”.
“Il mio unico obbiettivo – prosegue Coluccio – condiviso dal resto della società, è quello di creare condizioni ottimali per far star bene i ragazzi. Un progetto iniziato due anni fa che ora comincia a dare i suoi frutti. Questi bambini hanno molto da insegnare a noi adulti e dovremmo cercare di somigliare loro il più possibile. Per questo sono ancora qui e sento il dovere di impegnarmi per non tradire la loro fiducia e di chi ha creduto nella mia persona. Insieme al resto della società, ci stiamo dando molto da fare e anche se ci sono certamente margini di miglioramento, noi ce la stiamo mettendo davvero tutta.”