Riceviamo e pubblichiamo
Recinzioni al limitare del bosco, intervento dell’Università Agraria, utile a garantire l’allevamento allo stato brado del bestiame maremmano e a proteggere il bosco.
“Fondamentale realizzare recinzioni con costanza, programmando gli interventi, senza agire nell’emergenza – spiega l’Assessore al Patrimonio Alberto Blasi – Completato il tratto in località “Poggio Canino”, oltre3 Kmdi recinzioni realizzate. Il bosco e il pascolo sono una simbiosi perfetta. I comparti tagliati dopo un periodo di riposo di sei anni utili alla ricrescita, sono aperti al pascolo dei bovini maremmani che nutrendosi del sottobosco liberano querce e lecci permettendo al bosco stesso di rigenerarsi.
Elemento strategico per il pascolo del bestiame allo stato brado. I numeri sono rilevantii ogni anno si realizzano e ripristinano oltre5 Kmdi recinzioni. Esemplare la chiusura della zona denominata “Ferleta” nel 2010. Lo scorso anno chiuso il “Forconcello”per altri3 Km.
Nell’ottica della riduzione delle spese, da segnalare l’alta professionalità dei dipendenti dell’Ente. La competenza specifica raggiunta li rende oggi abilissimi, sono stati loro a realizzare le recinzioni, nonostante condizioni atmosferiche avverse e la difficoltà dei luoghi in cui sorgono le stesse. Massima attenzione alla tutela ambientale, si è lavorato nel pieno rispetto del bosco. La carenza di risorse pubbliche rappresenta un problema per simili interventi, fondamentali per garantire tanto la biodiversità animale che il mantenimento ai posteri dei boschi. Occorre che la Regione Lazio, liberata dagli ingenti sprechi degli ultimi anni affronti la questioni e torni a prevedere interventi mirati”.