Riceviamo e pubblichiamo
Consiglio dell’Università Agraria lungo e vivace quello svolto il 24 novembre 2014. Inizio lavori con le comunicazioni del Presidente Alessandro Antonelli, il quale è tornato sulla vicenda Statuto invitando “le forze politiche a non limitare la discussione al sistema elettorale, ma a ragionare sulla sfera di autonomia che Enti che gestiscono le proprietà collettive devono pretendere e difendere. Gestire non vuol dire solo conservare. Quella che abbiamo è un’occasione storica per riscrivere le regole del gioco”.
Poi si è passati al punto inerente al contratto di affitto attività di campeggio e parcheggio stipulato con Maretour S.r.l. e alla risoluzione contrattuale per inadempimento. La delibera è stata approvata all’unanimità pur con dei distinguo tra le forze politiche presenti.
Generale il rammarico per una vicenda che coinvolge circa 80 cittadini utenti di Tarquinia, ma che visto il mancato pagamento di buona parte del canone, la mancata ricostituzione delle fideiussioni bancarie e altri inadempimenti minori non poteva essere procrastinata oltre, nonostante un ultimo tentativo della società Maretour di dilazionare ulteriormente il pagamento negli anni successivi. Rivendicata dalla maggioranza la possibilità data a Maretour nel tempo di rendere la gestione proficua. Il Presidente Antonelli ha ricostruito la storia del rapporto sottolineando come “i vari passaggi danno oggi maggiore serenità all’Ente rispetto ad una scelta comunque difficile. Venute meno le rivendicazioni della società con la transazione del 2010, oggi l’obbligazione principale è nel pagamento del canone e nelle clausole a difesa dello stesso. La medesima possibilità di affitto di ramo di azienda ha rappresentato un tentativo di dare nuove prospettive alla società”. Da ultimo approvato l’assestamento generale del Bilancio di previsione 2014 in un dibattito ridotto visto anche il venir meno delle somme dovute da Maretour S.r.l. che limitano la portata del Bilancio dell’Ente. Il provvedimento è stato approvato con voto favorevole della maggioranza e l’astensione della minoranza.