di Fabrizio Ercolani
Consiglio comunale: il bilancio passa con i voti della sola maggioranza. Mazzola: “Ormai fare il Sindaco equivale a fare l’esattore per lo Stato”. La minoranza all’unisono: “Un bilancio ormai insostenibile fatto non a misura dei cittadini”.
In un clima di generale serenità, tra una battuta sulla camicia indossata da Maneschi e alcune gag tra il primo cittadino e lo studente Serafini giudicato più volte impreparato, in tempi anche brevi il bilancio ottiene il voto favorevole. Nessun emendamento presentato dall’opposizione – “presentare emendamenti a fine settembre sul bilancio è inutile”, spiegano – spariti invece gli emendamenti presentati dalla maggioranza, sembrerebbe per vizi sia sui tempi che sul contenuto. Nessun intervento da parte dei consiglieri di Piazza Democratica, firmatari degli emendamenti, più volte invitati dal consigliere Serafini a non votare il bilancio.
“In quattro anni lo Stato ci ha tagliato oltre 2 milioni e 700mila euro di trasferimenti. Solo negli ultimi due anni non abbiamo potuto contare su un milione e 400mila euro. Nonostante ciò le tasse sono più basse rispetto alla media nazionale. Per far questo abbiamo avviato una profonda revisione della spesa della macchina burocratica, tagliando il superfluo e aumentando l’efficienza, senza intaccare i servizi ai cittadini. – spiega Mazzola – Siamo un Comune virtuoso, che ha fatto della sobrietà la sua linea guida. L’unico obiettivo è di non gravare sui cittadini e non chiedere altri sforzi”.
Ma dagli scranni dell’opposizione il pensiero è diametralmente opposto. Dinelli del 5 stelle: “E’ il bilancio più saluto di sempre, con le tasse in continuo aumento. Approvare il bilancio a fine settembre è una contraddizione. In futuro ci auguriamo si possa arrivare ad un bilancio partecipato. Nella relazione programmatica del 2012 si parlava di tematiche ambientali, differenziata, efficienza energetica, valorizzazione del Borgo delle Saline, oggi ripropongono la stessa minestra, segno evidente che ha fallito su tutto il fronte”. Meraviglia prima attacca il presidente della commissione bilancio Baldoni e poi affonda: “Amministrazione del risparmio? Dal 2007 al 2013 la spesa corrente è passata da 14 milioni di euro a 23, una cifra davvero insostenibile. I cittadini non ce la fanno più e non ci deve beare di risparmiare in cene e ostriche perché ci si prende gioco di chi, e sono tanti, si trovano in difficoltà economica. Minniti: “Tralasciando i luoghi comuni, il bilancio evidenzia una tassazione troppo elevata e alcuni servizi inefficienti, vedi la differenziata.” Non meno duro Serafini: “Il bilancio non è fatto in funzione dei cittadini ma fatto solo per le scelte politiche dell’amministrazione”.
Prova a gettare acqua sul fuoco il capogruppo del Pd Angelo Centini che prima chiedo un impegno al Sindaco di presentare il prossimo bilancio entro marzo e poi sostiene. “È un bilancio discusso in maggioranza che è ridotto all’osso. Avevamo due strade o tagliare i servizi per le fasce deboli o aumentare le tasse. Abbiamo scelto quest’ultima, riducendo al minimo gli incrementi”. E dopo la battuta del sindaco sulla camicia da boscaiolo di Maneschi non poteva mancare una chiosa agreste di Centini nel tentativi di tagliare gli sprechi. “In alcuni comuni al nord sono state dotate in via sperimentale, le famiglie di due galline per ridurre la percentuale di organico nei rifiuti, mentre altri hanno ovviato ai costi per il taglio del verde con le pecore”.
Centini protagonista anche prima del consiglio, a seguito delle parole espresso pubblicamente sulla stampa dal segretario del PD alla vigilia dell’assise – “C’è un gufo che soffia all’interno del PD, ma terremo le finestre e le porte ben chiuse” – e che hanno incendiato l’avvio del consiglio. Infatti, mentre si attendeva l’appello nominale, all’interno della maggioranza qualcuno ha fatto notare al segretario come quella frase sia quanto mai inopportuna, ed invece di attaccare l’opposizione che cerca di creare zizzania tra la maggioranza abbia praticamente gettato la responsabilità addosso agli stessi esponenti del PD.