Riceviamo e pubblichiamo
Venerdì 26 settembre, alle ore 10, è stata indetta presso la sala consiliare del Comune di Montalto di Castro, la conferenza stampa del Progetto Life+. All’incontro saranno illustrati i risultati raggiunti dal progetto che oltre ad avere avuto finalità di conservazione del posidonieto, uno degli habitat marini prioritari per la Direttiva Habitat, più a rischio del Mar Mediterraneo, prevedevano un’intensa campagna di sensibilizzazione a difesa dell’ambiente marino. Gli interventi si sono svolti in due siti marini d’importanza comunitaria (SIC): i fondali tra il Chiarone e il Fiora e i fondali antistanti Punta Murelle. I risultati più interessanti riguardano la collocazione in mare di 550 strutture dissuasive di contrasto alla pesca a strascico illegale e l’approvazione dei due piani di gestione.
Il progetto si inserisce in un ventaglio di iniziative tecnico-scientifiche condotte dall’Università della Tuscia quali l’allestimento del centro ittiogenico sperimentale presso il borgo delle saline di Tarquinia, l’elaborazione delle linee guida per la gestione integrata della zona costiera (ICZM) della Regione Lazio, con l’individuazione dell’area pilota Tarquinia-Montalto, che ha dato il via ad attività concrete di gestione nell’ottica dello sviluppo ecosostenibile, e il ripopolamento di migliaia di astici nei fondali antistanti Tarquinia e Montalto di Castro.
Alla conferenza stampa saranno presenti oltre al sindaco di Montalto di Castro Sergio Caci, l’Ingegner Paolo Lupino della Regione Lazio, responsabile del procedimento; il dott. Fulvio Cerfolli, project manager, consulente della Regione Lazio e il Prof. Giuseppe Nascetti, responsabile scientifico del progetto per conto dell’Università degli Studi della Tuscia. Alla conferenza sono stati invitati anche gli stakeholder locali (associazioni di categoria dei pescatori, diportisti, diving), per la condivisone del protocollo di intesa.