“Delusi dal Governo. Le aspettative erano altre. Attendevamo una norma quadro che mettesse ordine sulla questione delle concessioni demaniali”. Lo afferma la presidente del Sib Lazio Marzia Marzoli, dopo il via libera alla riforma delle concessioni balneari da parte del Consiglio dei Ministri. “Nel disegno di legge non viene preso in considerazione il valore aziendale che è invece dalla stessa legge Draghi del 22 agosto 2022 (art. 4 comma 2 lettera c) – prosegue la presidente Marzoli -. Il Ddl è sbagliato e non tiene assolutamente conto dei diritti dei balneari che sono il valore aziendale e il giusto indennizzo nel caso in cui il concessionario uscente non riuscisse a vincere il bando. L’assoluta incertezza normativa vissuta in questi anni non ha permesso di fare investimenti adeguati a migliorare i servizi per competere sul mercato internazionale. Invece nel disegno di legge si parla di un valore degli investimenti di gran lunga superiore alla realtà, come se chi avesse scritto il testo vivesse sulla luna. I problemi sul tavolo sono sempre gli stessi: manca la riforma organica della materia per tutelare le aziende e per garantire che il modello italiano di balneazione attrezzata non venga alterato o distrutto e manca il confronto con le associazioni di categoria e gli enti locali, cui competono le funzioni amministrative in materia. Continueremo a far sentire la nostra voce per salvaguardare gli operatori attuali e il turismo balneare Italiano”.