Riceviamo e pubblichiamo
In queste ultime ore si stanno rincorrendo articoli che esprimono soddisfazione, ovvero danno spiegazioni dell’art.1 comma 136-bis della legge finanziaria al voto in questi istanti alla Camera dei Deputati.
Con questa norma, introdotta in senato, i titolari delle concessioni demaniali marittime ad uso turistico ricreativo e dei punti di approdo con medesime finalità turistico ricreative, che utilizzino manufatti amovibili di cui alla lettera e.5) del comma 1 dell’articolo 3 del testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 6 giugno 2001, n. 380, possono mantenere installati i predetti manufatti fino al 31 dicembre 2020.
Mi spiace non essere ottimista come chi mi ha preceduto con altri articoli, ma da una prima lettura non mi sembra ci siano le condizioni per far sì che i titoli edilizi stagionali (se pur pluriennali), possano essere agevolati dalla finanziaria al voto stasera. Il Decreto del Presidente della Repubblica, citato nel comma in discussione, è chiaro e non dà adito a fraintendimenti.
Però, in cuor mio, spero di sbagliarmi. Sarebbe finalmente un provvedimento utile, mai ottenuto dalla Regione Lazio a guida PD, nonostante le molte insistenze della nostra amministrazione e dei concessionari stessi. Non smontare significherebbe vedere diminuite le spese, poter quindi reinvestire nelle proprie attività, mantenendo sempre buoni prezzi per i clienti. Un’equazione che farebbe aumentare ancora di più il numero di presenze durante la stagione estiva e non vedrebbe penalizzati i concessionari stessi.
Mi è sembrato doveroso fare questo chiarimento. Il compito della politica non è creare false aspettative, ma dare risposte chiare e, al momento, quella che ha dato il governo a me sembra un po’ fumosa. Ripeto, spero di essere smentito, ma al momento meglio essere prudenti.
Il sindaco Sergio Caci