Riceviamo dall’UDC Tarquinia e pubblichiamo
“Alla luce delle ultime dichiarazioni, la domanda sorge spontanea : il PD ha un suo programma elettorale o si è ridotto ad essere il megafono di SI e M5S? Il Segretario del PD, oltre agli immotivati attacchi nei confronti degli avversari politici, riuscirà a dire agli elettori cosa farà il suo partito quando si tratterà di decidere cosa fare su questioni importanti come ad esempio il porto? Perché metà della coalizione ne vuole la realizzazione e l’altra metà no.
Forse “Smemorello” Scomparin e la Banda della Katana dimenticano come si sono comportati solo tre mesi fa, durante le trattative per l’Università Agraria. Che ne è stato del famoso atto di unione e responsabilità, che tutti i cittadini ci chiedevano di fare, naufragato irresponsabilmente per il ripensamento all’ultimo minuto di “Smemorello”?
Il menefreghismo e il ritiro dalla competizione elettorale per l’Agraria sono solo l’ennesima dimostrazione che “qualcuno” nel momento di difficoltà preferisce fuggire dalle proprie responsabilità. È a queste persone che vogliamo affidare la nostra città?
Veniamo poi al “salto del partito”, come amabilmente scritto da “Smemorello” & Co. Faccio notare che il comitato elettorale di Sposetti è composto dagli stessi personaggi che cinque anni fa, litigando, si sono negati ogni possibilità di vittoria alle elezioni amministrative. Lo scontro durissimo di allora tra le loro segreterie ( PD, SI è M5S) ha ora lasciato il posto ad una bucolica quanto inverosimile immagine di concordia ed armonia. Il problema fu forse Sandro Celli, oggi di nuovo candidato? Pensiamo di no per lui, altrimenti sarebbe difficile capire come ancora si possa accompagnare con coloro che non lo vollero.
Crediamo che i nostri concittadini ben ricordino quello sconfortante spettacolo. Ora quelle stesse persone appoggiano Sposetti come potrebbero amministrare insieme Tarquinia? Come con valori e obiettivi così diversi tra di loro? Si caro “Smemorello”, hai ragione, i cittadini non hanno l’anello al naso e non si faranno prendere in giro. Un consiglio, prima di criticare gli altri sarebbe opportuno che guardassi quello che succede intorno a te, anzi, vicinissimo a te.
Da parte nostra c’è sempre stato rispetto nei vostri confronti, dobbiamo constatare ancora una volta che non sapete fare altrettanto. Non c’è stato nessun “salto di partito”, ma solo senso di responsabilità, valore per te incomprensibile. Non dimentichiamo le nostre battaglie, anzi, le porteremo avanti con più forza di prima. I cittadini devono sapere che noi siamo sempre gli stessi, disponibili all’ascolto e ad accogliere tutte le loro istanze, ma siamo anche pratici, perché ai problemi vanno trovate soluzioni. Per amministrare non è necessario attaccare gli altri serve solo buonsenso, pragmatismo quando occorre, dialogo civile e lungimiranza. “