Riceviamo da Sandro Celli e pubblichiamo
Caos assoluto nella raccolta dei rifiuti. Si sta tentando con decisioni assurde di mettere una toppa ad un servizio come quello di igiene urbana che è stato mandato a gara con un progetto che faceva acqua da tutte le parti e che non permetteva né un conferimento né una raccolta dei rifiuti adeguata alle quantità e alla peculiarità del territorio del nostro comune.
Ma purtroppo l’incompetenza di questa amministrazione sta lasciando tutte le decisioni in mano alla ditta che si è aggiudicata l’appalto e che chiaramente dietro il messaggio di voler incentivare la raccolta differenziata propone soluzioni che, è ovvio, vanno esclusivamente a loro vantaggio visto che non dovranno più acquistare 24 mini isole ecologiche computerizzate con risparmio di centinaia di migliaia di euro e in cambio propongono appunto una raccolta porta a porta con frequenze ridotte all’osso.
Così la toppa che Giulivi & C. stanno cercando di mettere ad un progetto sottodimensionato è di molto peggiore del buco che hanno creato. Al lido l’immondizia invade le strade visto che hanno addirittura tolto i cassonetti stradali prima di mettere le mini isole ecologiche (ce ne sono solo 4) e addirittura prima di consegnare le schede per la loro apertura per il conferimento. Nelle campagne hanno avuto la brillante idea di attivare la raccolta porta a porta con esposizione serale dei mastelli e penso che per tutti sia chiaro quello succederà con gli animali selvatici come cinghiali, volpi cani e gatti randagi che ci sono in quelle zone ad eccezione di chi ha pensato questa assurdità.
La frequenza della raccolta dell’indifferenziato è stata portata ad un solo giorno mentre quella dell’organico per l’estate a tre giorni e vi lascio immaginare cosa potrà succedere soprattutto in quelle zone della città dove non è possibile tenere i mastelli fuori dalle proprie abitazioni. Non credo sia difficile immaginare che l’abbandono dei rifiuti si moltiplicherà con tutto quello che ne consegue. Siamo arrivati al ritiro dei pannolini una volta a settimana su richiesta. Durante la settimana secondo loro i cittadini che ne fanno uso dovrebbero tenerseli a casa?
Ammesso e non concesso che sia regolare, e già questo ci sembra impossibile, l’aver cambiato in modo sostanziale un progetto sul quale è stata espletata pochi mesi fa una gara per un totale di circa 18 milioni e mezzo di euro, ma è possibile che le scelte siano lasciate alla ditta appaltatrice anziché farle il comune? Ma secondo voi la ditta di chi farà gli interessi? Della comunità o della propria azienda? Io non ho dubbi.
Tarquinia continua ad essere sempre più sporca con le vie invase di erbacce, lo spazzamento è praticamente inesistente, le spazzatrici escono molte meno volte di quanto previsto, il lungomare completamente ricoperto di sabbia con la stagione estiva praticamente già avviata, ma dell’aumento del personale previsto nei mesi estivi non c’è traccia anzi, la ditta è addirittura sotto organico rispetto a quello previsto nel capitolato andato in gara con la conseguenza che i servizi ne soffrono ed il personale è sotto pressione. Chi controlla tutto questo? Nessuno. In compenso i cittadini pagheranno, a fronte di un servizio peggiorato, una bolletta sensibilmente aumentata. Quindi oltre il danno anche la beffa. Chissà se tutto questo ci sarà scritto sulle pagine patinate del libro delle promesse mancate.