Riceviamo da Luigi Caria, segreteria provinciale PCI, e pubblichiamo
L’approssimarsi delle elezioni amministrative per il rinnovo del Consiglio comunale di Tarquinia porta in evidenzia una lacuna che, almeno finora, ha caratterizzato questa campagna elettorale a scapito dei cittadini. Una lacuna che necessita di essere colmata al più presto, e che corrisponde alla mancanza di un confronto pubblico fra i tre candidati alla carica di sindaco.
Un confronto che per trasparenza e imparzialità dovrà essere condotto da un moderatore terzo e che dovrà essere organizzato dai giornalisti. Sono consapevole che il tempo a disposizione non è tanto, ma credo che è un importante strumento di democrazia partecipata, da parte di tutti i candidati sindaco, uno sforzo collettivo.
La campagna elettorale ci vede tutti impegnati in incontri informativi con i cittadini, in sopralluoghi nelle frazioni comunali e in tante iniziative appositamente organizzate per far conoscere alla popolazione i punti salienti dei rispettivi programmi elettorali. Una campagna, però, incanalata su un senso unico di marcia, basata su un lavoro a compartimenti stagni, senza riscontri oggettivi e senza contraddittori. Una campagna che sta negando ai cittadini di Tarquinia quel pluralismo d’informazione che è alla base di qualsiasi società veramente libera e democratica. Per questo ritengo necessario, utile e indispensabile un confronto pubblico fra i tre candidati Sindaco, non solo per offrire a tutti i nostri concittadini – e non solo agli elettori – una concreta occasione per valutare e giudicare obiettivamente le idee e i progetti che caratterizzano i cinque distinti programmi elettorali, ma anche per cercare di capire in anticipo quale potrà essere il futuro della nostra comunità e del nostro territorio.
Così rivolgo l’invito ai candidati Sindaco e sono certo che per la correttezza, per l’etica politica e per il senso di democrazia che li contraddistinguono si attiveranno al più presto, per offrire alla nostra comunità questo fondamentale momento di confronto.