Riceviamo da Renato Bacciardi e pubblichiamo
La campagna elettorale è un periodo di enorme concitazione e, per quanto mi riguarda, anche un momento di grande introspezione.
Negli attimi – sì, si tratta di attimi – quando intorno a te si placa per un breve intervallo di tempo quel rumore di fondo costituito da chiamate, messaggi whatsapp, discussioni sul prossimo comunicato stampa da inoltrare o sulle foto da usare in un volantino e così via dicendo, ho bisogno di ritrovarmi da solo e riflettere anche su temi meno pressanti e incalzanti.
Una delle mie più presenti e sentite, tra queste riflessioni, parte immancabilmente da una domanda: quale è il compito, il dovere primo o la missione di un sindaco? Ad una domanda del genere, apparentemente banale solo perché le risposte potrebbero già essere scritte dalle leggi a cui un amministratore deve attenersi, non è poi così facile rispondere. Io ci ho provato. Togliendo via tutto quello strato di livelli che le responsabilità, le emozioni e l’immancabile carattere personale di cui ogni essere umano è portatore, scartando di lato tutto quello che le ambizioni, l’autorità e il potere possano intorbidire, ho ricavato la mia idea essenziale e ideale.
Un sindaco, a cui il mandato per svolgere il proprio ruolo è dato da una maggioranza di cittadini, quale che sia, non è solamente il “primo cittadino” di una parte ma è il rappresentante dell’intera comunità, nessuno escluso. Per questo scontato ma pur sacrosanto principio, deve favorire e adoperarsi, in primis, per facilitare il massimo stato di benessere e felicità dei suoi stessi concittadini; eliminare, sin dove e quanto possibile, tutte le cause e gli ostacoli che impediscano ad ogni singolo componente della comunità di ottenere, conseguire e guadagnare serenità ed armonia.
Deve servire la Città in quanto luogo popolato da persone che hanno il diritto di sentirsi a casa, libere e, qualora ve ne fosse il bisogno, ascoltate e rispettate. Un sindaco deve saper tenere nella massima considerazione ogni tipo di problematica da chiunque gli venga sottoposta e adoperarsi con il massimo impegno per risolverla. Un sindaco deve tenere aperta la porta a tutti; deve interfacciarsi con ogni cittadino che voglia parlare con lui; deve saper parlare di ricchezza senza dimenticare la povertà; deve combattere l’odio e far fiorire la concordia. Un sindaco che meriti di esserlo deve potersi specchiare nel volto di ogni cittadino. Di questo, in sintesi, volevo rendervi partecipi. Un sincero saluto a tutti i cittadini.