Riceviamo da Renato Bacciardi e pubblichiamo
Ringrazio Martina Tosoni per l’attenzione che ci ha riservato, sappia che non avrà la nostra.
Più che la politica era meglio avesse fatto la maestra, considerato che nel suo scomposto e confuso articolo ha dato lezioni praticamente a tutti. Non parli di novità chi ha amministrato quattro anni con il Sindaco Giulivi, facendo l’assessore di punta e di riferimento. Le ricordo che è stata revocata dal Sindaco e che non si è dimessa. Non mi risulta, inoltre, abbia mai esternato dissenso sull’operato di questa amministrazione almeno sino a quando è rimasta lì seduta sulla sua comoda poltrona, quella che Giulivi le aveva dato.
Capisco la sua delusione e la sua rabbia: passino i consigli dei quali farò tesoro, ma le offese al sottoscritto e ai candidati che mi sostengono se li poteva risparmiare, perché di vecchio sa proprio la politica urlata, quella che non conosce il rispetto per gli altri e mistifica la realtà, perché la politica non si fa con la rabbia.
Non voglio discutere le sue capacità amministrative, ma prima di puntare il dito, accusatorio, parlando di trasformismo, prego lei di fare mente locale e di ricostruire a sé stessa in primis la sua parabola politica, breve ma non troppo, e di civico ci vedo ben poco e di nuovo ancor meno.
Se rimani da sola, se le persone scelgono altri progetti inutile lanciare accuse, meglio farsi un esame di coscienza, perché ciascun individuo è libero e si autodetermina, non è proprietà di nessuno, forse è per questo che in molti hanno scelto di andarsene e abbandonare la sua nave. Non si preoccupi per noi, corriamo per vincere, per essere protagonisti, noi al ballottaggio vogliamo andarci, se lei si accontenta di fare l’ago della bilancia ed essere eletta consigliere comunale è una sua scelta.