(s.t.) Conto alla rovescia iniziato: a giugno Tarquinia tornerà alle urne per le elezioni europee e per scegliere il proprio sindaco per i prossimi cinque anni.
Un voto amministrativo che, oltre alla città etrusca, vedrà ai seggi i cittadini di altri 3.715 comuni d’Italia, dal più piccolo – Pedesina, 35 abitanti – al più grande, Firenze, 361.619. Nei due giorni di voto saranno eletti in totale 42.980 consiglieri, compresi i sedici tarquiniesi.
Date e scadenze
Convocati da qualche giorno i comizi elettorali, è ormai avviata la corsa – anche burocratica – che porterà alle urne sabato 8 e domenica 9 giugno e, in caso di mancato raggiungimento della maggioranza dei votanti da parte di uno dei candidati, al ballottaggio del 23 e 24 dello stesso mese, in questo caso di domenica e lunedì.
Venerdì 10 maggio, alle 8, si apre la finestra per la presentazione delle candidature alla carica di Sindaco e delle collegate liste dei candidati alla carica di consigliere comunale presso la segreteria del Comune: ci sarà tempo sino alle 20 dello stesso giorno e dalle 8 alle 12 di sabato 11 maggio, termine ultimo per la presentazione delle liste.
Sarà già, quello, un momento chiave per capire meglio una situazione politica complessa e frammentata, forse ancora di più dopo le elezioni recentissime che hanno visto Riglietti salire da presidente le scale di Palazzo Vipereschi, sede dell’Università Agraria.
La situazione politica
Facendo il punto di quanto a oggi annunciato, sono sul tavolo le candidature di Gianni Moscherini, Emanuela Poleggi, Francesco Sposetti e Martina Tosoni: per questi ultimi due è anche già stata inaugurata la sede elettorale. C’è attesa in città per l’annuncio della candidatura del sindaco uscente, Alessandro Giulivi: se il fatto che non sia ancora arrivato apre spazio al gossip politico, le voci più accreditate lasciano invece intendere che sia una questione di giorni, se non di ore. Altro nodo da sciogliere riguarda la posizione di Renato Bacciardi, che forte dei buoni riscontri sia alle Regionali scorse che alle recenti consultazioni per l’Agraria, quando sosteneva Roberto Fanucci, pare stia valutando di partecipare a una corsa che, a quel punto, vedrebbe sei protagonisti.
Uno scenario, come detto, di forte frammentazione, nel quale andranno poi capite le collocazioni di partiti in appoggio, simboli, candidati e correnti, in molti casi già con uno sguardo all’eventuale secondo turno che, con questa situazione di partenza, molti analisti danno come quasi inevitabile.