Riceviamo e pubblichiamo
Care concittadine e concittadini,
cari amici ed amiche con profondo rammarico, mi trovo costretto a ritirare la mia candidatura e ad uscire dalla competizione elettorale per le prossime amministrative.
Come da abitudine in questi mesi, benché io debba reprimere molte delle sensazioni e dei pensieri che mi passano per la testa, metto in atto questa scelta senza clamore, con umiltà, difendendo la mia dignità e quella delle persone che con me hanno condotto la battaglia in sostegno della lista Tardioli Sindaco, una lista della gente per la gente.
Forse proprio questo, il nostro carattere civico puro ed essenziale, la nostra indipendenza da partiti e condizionamenti superiori, ci ha reso scomodi: la vera lista civica e Umberto Tardioli andavano fermati. Sono scese in campo le solite logiche di campagna elettorale, quelle che fino ad oggi hanno portato all’assenza sul nostro territorio di un progetto realmente condiviso e popolare; sono scesi in campo i poteri forti, quelli lontani dalla base elettorale, quelli interessati ma ormai non più interessanti; è scesa in campo la logica delle poltrone, delle convenienze, dell’intimidazione nascosta, della persuasione scorretta e della campagna acquisti.
Sono scesi in campo i soliti attori, coloro che da anni non riescono a vincere una elezione. Presenti in campagna elettorale, impegnandosi al massimo perché il risultato sia negativo, si ritrovano puntualmente all’opposizione senza lavorare e onorare il loro mandato. In Consiglio Comunale ci vanno quando gli pare, come se andassero ad una passeggiata, oppure per anni non ci vanno proprio, come ha fatto qualcuno. Però prima delle elezioni sono di nuovo lì, a dirigere le operazioni. Non punto il dito, ma ammetto l’impotenza di fronte a meccanismi che non mi appartengono.
Di fronte ad essi è stato difficile per noi proseguire serenamente il nostro cammino per le elezioni. Ma noi siamo ancora qua: le elezioni erano solo il primo passo, non il punto d’arrivo; a chi pensava che il nostro movimento si sarebbe sciolto e per questo ha agevolato, con ogni mezzo, ostacoli e incidenti, ribadisco: ci siamo ancora e saremo ancora più forti, perché a questo punto di arresto faremo seguire una profonda fase di autoanalisi e riorganizzazione, con metodo ed intelligenza. Da noi tutti sono attori protagonisti: nel nostro gruppo non ci sono più pavidi, servi, infiltrati, fiancheggiatori, fomentatori, ballisti, burattinai, complottisti, ambiziosi… e sono sicuro che per loro i giochi stanno per finire.
Facendoci interpreti di quel popolo non rappresentato, a gran voce diciamo che siamo stufi che il nostro territorio non sia valorizzato ma solo sfruttato da meri speculatori senza futuro. Ai nostri ex avversari, lanciamo un invito e un augurio: fate vedere quanto valete, iniziate a concentrarvi sui contenuti ed evitate la polemica strumentale; fino ad ora è stata deleteria, per Montalto e Pescia sarà solo fonte di guai.
Ribadisco che la lista Sergio Caci Sindaco non avrà mai il mio appoggio che tanto meno sarà destinato ad alcuno dei candidati attualmente sulla scena. All’elettorato che mi sosteneva, nella cabina elettorale auguro di fare una scelta di coscienza e per il bene futuro del nostro paese.
Concludo con un ringraziamento, speciale e dal cuore, ai nostri meravigliosi giovani, fonte di innovazione e profondi spunti di riflessione e confronto, a volte anche forte, ma sempre diretto ed efficace. In loro, molto spesso, ho trovato la forza e il coraggio per compiere scelte che, da solo, sarebbe stato difficile sostenere.
A tutti voi, dico solo che sento forte la responsabilità di quanto è accaduto, e con la stessa responsabilità farò di tutto, con rinnovato entusiasmo, per far sì che si possa voltare pagina anche fuori dalle stanze del potere.
Un grande abbraccio,
Umberto Tardioli