Compensazioni ENEL e centrale a carbone: nuova polemica a firma Mazzola

Torna al centro del dibattito pubblico a Tarquinia la questione legata alle compensazioni ENEL per la presenza della centrale a carbone. Nel Consiglio comunale della scorsa settimana, infatti, il consigliere del Movimento 5 Stelle Ernesto Cesarini aveva risposto alle critiche ricevute, senza citare esplicitamente l’ex Sindaco Mauro Mazzola, ma facendo riferimento a chi lo ha accusato di aver cambiato posizione sul tema delle compensazioni economiche. “Si tratta di soldi che arrivano a fronte di un danno sanitario certo – ha dichiarato Cesarini –. Anzi, non sono sufficienti: dovremmo richiederne dieci, venti volte tanto, per tutto quello che abbiamo subito”.

Ora è proprio l’ex primo cittadino Mauro Mazzola ad affidare a una nota pubblica la sua replica, sottolineando l’incoerenza, a suo dire, di una parte del Movimento 5 Stelle rispetto alle posizioni sostenute in passato. “Le compensazioni ENEL erano considerate soldi sporchi di sangue – scrive Mazzola – per anni pseudoambientalisti di comodo hanno lanciato questa accusa sulla scelta fatta della amministrazione comunale, dai consiglieri di maggioranza e non solo, compresi gli assessori.
Mi aspettavo che una volta arrivate in consiglio comunale le istanze di quel movimento che si era opposto, con eccessivo vigore e atteggiamenti sbagliati e violenti, fossero portate avanti dando un segnale di coerenza e uno schiaffo morale alla politica. Ma invece di rinunciare ai soldi sporchi che il comune continua a percepire da ENEL grazie alle compensazioni, hanno lavato via il sangue e quei soldi che non dovevamo accettare oggi si possono spendere senza rimorsi di coscienza, come se niente fosse, purtroppo non per ambiente e salute.” L’ex sindaco ironizza sulle dichiarazioni di Cesarini: “Quello che invece non mi aspettavo era di essere riabilitato proprio da uno dei leader del movimento no coke – Ernesto Cesarini – oggi consigliere comunale dei cinque stelle, sostenendo oggi il contrario di quanto diceva al tempo, ovvero che di soldi ne ho presi troppo pochi. Sarà l’età che avanza con barba e capelli bianchi, il ruolo istituzionale o l’appartenenza politica, ma per Ernesto Cesarini versione 2025, non solo si possono spendere soldi ENEL derivanti da compensazioni, ma addirittura dovevano essere venti volte di più, della serie scordiamoci il passato”.

“Peggio delle parole di Cesarini – conclude Mazzola – c’è solo il silenzio di chi oggi come allora amministra questo comune, accettando quella che è una provocazione da parte dei cinque stelle”.