Riceviamo e pubblichiamo
Dalla lettura di alcuni quotidiani e giornali online, non abbiamo potuto fare a meno di notare che l’ex-onorevole Tidei, anziché ritirarsi in un muto e “vergognato” silenzio dopo avere pavidamente evitato di trasformare in prescrizioni – cosa che solo lui, a quel tavolo, aveva il potere di fare – quelle “criticità” che aveva sbandierato pubblicamente, arrivando a minacciare, con l’evidente intento di convincere l’Enel a proseguire nel “doping” del bilancio comunale, la chiusura di Torrevaldaliga Nord, continua a rivendicare una fantasiosa vittoria in termini ambientali e sanitari in occasione delle decisioni sulla nuova autorizzazione dell’impianto.
Un atteggiamento imbarazzante e, tra l’altro, inutile, perché chi voleva capire ha capito benissimo come sono andate le cose. Ci limitiamo soltanto ad invitarlo, quando peserà le “lenticchie” della nuova convenzione, a mettere sull’altro piatto della bilancia il peso anche di una sola vita umana o di una persona gravemente ammalata. Chissà che non gli vadano di traverso e decida di dimettersi?
La domanda è chiaramente retorica e la risposta negativa, ma ci piacerebbe che, dismesso per una volta l’habitus mentale di avvocato dell’Enel, ci pensasse seriamente. Forse eviterebbe almeno di fare lo spiritoso e comprenderebbe, una volta per tutte, che sul grave inquinamento che attanaglia il nostro territorio e sulle gravi ricadute in termini sanitarie che ne conseguono, non c’è proprio nulla da ridere.
Movimento Nocoke Altolazio