Riceviamo e pubblichiamo
Martedì 12 marzo, alle ore 10,00, a Roma, presso il Ministero dell’Ambiente, Via Capitan Bavastro 174, saremo presenti alla Conferenza dei Servizi per il rinnovo dell’Autorizzazione Integrata Ambientale della centrale a carbone di Torrevaldaliga Nord. Alcuni esponenti del Movimento No Coke Altolazio e dei Medici per l’Ambiente rappresenteranno nella prevista audizione la voce del popolo inquinato e ribadiranno le richieste contenute nella petizione al Sindaco di Civitavecchia sottoscritta da molti cittadini del territorio, per il rispetto delle prescrizioni non attuate e la fissazione di limiti più restrittivi, in considerazione dell’alta concentrazione di fonti inquinanti che minacciano la salute della popolazione.
Ci aspettiamo che Pietro Tidei, in qualità di sindaco del sito ospitante l’impianto, avvalendosi dei poteri conferitigli dal Regio decreto 27 luglio 1934, n. 1265, stabilisca precise prescrizioni a tutela della salute dei cittadini. È la sede opportuna per dimostrare con i fatti come intende provvedere alle numerose criticità e inadempienze ambientali denunciate a carico di Enel, che mettono a rischio la salute della popolazione.
I dati Enel dimostrano che la centrale di TVN di Civitavecchia con i suoi tre gruppi a carbone emette in atmosfera, ogni anno 2100 t/a di SO2, 3450 t/a di NOx e 260 t/a di polveri, questo è l’inquinamento massiccio che la conferenza dei servizi andrà a discutere, che la delegazione dei Medici e Tecnici del Movimento non coke Alto Lazio chiederà di abbassare, con l’adeguamento dell’impianto alla normativa europea. Ricorderemo inoltre che nel “Rapporto 2011”, pubblicato dall’Osservatorio Ambientale per Torrevaldaliga Nord della Regione Lazio, “La popolazione residente nel solo comune di Civitavecchia nel periodo 2006-2010 presenta un quadro di mortalità per cause naturali (tutte le cause eccetto i traumatismi) e per tumori maligni in eccesso di circa il 10% rispetto alla popolazione residente nel Lazio nello stesso periodo. Tale eccesso si conferma tra gli uomini residenti nell’area allargata”.
Sarà, lasciata copia ai membri della commissione della studio commissionato da Greenpeace a SOMO, istituto di ricerca indipendente no profit, i cui dati sono stati riconosciuti come conformi alla realtà dal Tribunale di Roma, dove si evidenzia che “la produzione termoelettrica a carbone di Enel è causa, in Italia, di una morte prematura al giorno e di danni al Paese stimabili in circa 2 miliardi di euro l´anno; mentre in Europa quella stessa produzione causa quasi 1.100 casi di morti premature l´anno e danni per 4,3 miliardi di euro”.
È importante in quella sede far sentire la pressione dei cittadini dell’Alto Lazio su quanti, membri della conferenza dei servizi e Sindaco Tidei, sono chiamati a decidere del nostro futuro e della nostra salute. Invitiamo perciò i cittadini a partecipare al presidio organizzato sotto il Ministero proprio durante lo svolgimento della Conferenza dei Servizi. Chiediamo inoltre a tutti di portarsi dietro un paio di scarpe a rappresentare la presenza di quanti non ci sono più proprio a causa dell’aggravarsi delle patologie mortali conseguenti la presenza della centrale. Ci auguriamo la presenza di tutte le associazioni e comitati che in tanti anni hanno partecipato alle nostre iniziative. Possiamo raggiungere risultati significativi per ridurre l’inquinamento e porre un argine agli interessi aziendali dell’Enel perseguiti a scapito delle nostre vite. È un momento importante della lotta a difesa della salute, per il futuro dei nostri figli e del nostro territorio. Non deleghiamo il nostro futuro, partecipiamo direttamente, per costruirlo insieme.
Movimento Nocoke Altolazio