Riceviamo e pubblichiamo
Quattrocento studenti delle elementari e medie di Civita Castellana alla scoperta degli alimenti, delle materie prime, degli insaccati e degli impasti e del lavoro necessario per rendere rigoglioso un orto. Ma anche un viaggio, guidati dalla sapiente esperienza professionale degli uomini della Guardia di Finanza, nella conoscenza dei prodotti e delle etichette per diventare consumatori consapevoli e informati.
È stata baciata dal successo l’iniziativa didattica promossa dalla locale sezione Coldiretti che a Civita, in pieno centro cittadino, ha allestito un accattivante percorso formativo attraverso gli stand illustrativi delle aziende Capati, La Lumaca di Santa Susanna, Riganelli, e Cupidi.
La postazione più visitata, manco a dirlo, è stata quella dell’orto, riprodotta come sintesi plastica dimostrativa del primo orto urbano mai avviato in provincia di Viterbo. È quello che si trova in località Pichinori-Sassaci. Un ettaro di terra incolta che due anni fa è stata dissodata, lavorata e riconvertita in novanta orti a gestione domestica su iniziativa del Comune, della Coldiretti e del Rotary Flaminia Romana. Gli spazi di quel terreno sono stati assegnati ai richiedenti a titolo gratuito, accordando una corsia preferenziale alle famiglie in condizioni di disagio economico il cui numero è vertiginosamente salito negli ultimi anni per effetto della crisi del comparto della ceramica.
Un orto domestico in piena regola, dove tante famiglie di Civita producono per il proprio fabbisogno e che è persino dotato di un vascone di raccolta che, collegato a un impianto di irrigazione a goccia, garantisce uniforme distribuzione di acqua sull’appezzamento. “Un esperimento indovinato, che ci obbliga a programmarne altri. Ad essere sinceri non avevamo dubbi sulla riuscita – dice il presidente della Coldiretti provinciale Mauro Pacifici – visto il successo anche della fattoria didattica che in estate abbiamo proposto a Viterbo, proprio nel cuore della città”.