Riceviamo e pubblichiamo
Le fiamme gialle tarquiniesi, in relazione alla fattispecie di reato di circonvenzione di incapace di cui all’art. 643 del c.p. nei giorni scorsi hanno dato esecuzione a un decreto di sequestro preventivo emesso dal G.I.P. del Tribunale Ordinario di Roma sottoponendo a sequestro una villa di 14 vani, conti correnti e polizze assicurative per un totale complessivo di circa 350.000 euro.
L’attività di indagine si è sviluppata a seguito di una denuncia sporta dall’unico nipote dell’anziano e condotta dai militari della Compagnia di Tarquinia, diretti dal Cap. Antonio Petti. Sono state interrogate tutte le persone frequentatrici della casa della vittima ed è stata ricostruita la situazione patrimoniale e finanziaria. Dall’attività è emerso che un cittadino italiano di 59 anni, compagno della ex badante, abusando dello stato di infermità e deficienza fisica della vittima (accertata mediante perizie), oltre a sottrargli denaro dai conti correnti mediante l’utilizzo di Bancomat e Postmat di cui aveva le credenziali di accesso (PIN), lo avrebbe indotto a redigere, nel mese di dicembre 2016 (ultimo mese di vita), un nuovo testamento olografo a suo favore e di un terzo soggetto allo stato estraneo ai fatti, in sostituzione di quello già redatto in favore del nipote.
L’indagato subito dopo la morte dell’anziano avvenuta all’inizio di gennaio 2017 si è recato immediatamente presso le banche per informarsi sulle disponibilità del de cuius ed ha subito conferito mandato a vendere la villa ad un’agenzia immobiliare tarquiniese. Alla luce di tali evidenze, la dottoressa Chiara Gallo, G.I.P. presso il Tribunale di Roma, accogliendo la richiesta della dottoressa Gabriella Fazi, Sostituto Procuratore presso la Procura della Repubblica di Roma, ha disposto il sequestro preventivo dell’intero patrimonio. L’indagato dovrà ora rispondere dei reati di circonvenzione di incapace e falsità in testamento olografo.